Anche Catania conta il primo caso di coronavirus. A renderlo noto è il presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci, attraverso un breve comunicato. Ad essere colpita dal virus dalla rapida diffusione è una donna rientrata dalla Lombardia, precisamente da Milano. Città quest’ultima, dove la signora si era recata prima che venisse proclamata l’emergenza, per fare visita alla figlia che da anni vi risiede. I primi due tamponi alla quale la paziente è stata sottoposta in ospedale, hanno confermato la positività al Covid-19. “Aspettiamo adesso l’esito dello Spallanzani” ha detto il governatore siciliano.
Il caso è stato preso in considerazione ieri sera dall’Asp attraverso il reparto di malattie infettive dell’ospedale Garibaldi dove la signora è giunta in buone condizioni di salute. “La donna- spiega l’assessore regionale alla salute Ruggero Razza- è del tutto asintomatica, guarita da ogni sindrome influenzale e si trova precauzionalmente in isolamento domestico”. Seguendo le linee guida diffuse dal ministero della Salute, per scopi precauzionali, nella stessa condizione di isolamento domestico si trovano anche i suoi familiari conviventi. Anche loro sono privi di qualsiasi tipo di sintomatologia.
In questi giorni la città è stata direttamente interessata a monitorare altri casi sospetti che, per fortuna, hanno dato un esito negativo. Il protocollo anti coronavirus è stato infatti eseguito all’ospedale San Marco di Librino nei confronti di una donna tornata da Pisa la scorsa settimana. Una trentenne che, dopo diversi giorni di febbre, ha contattato direttamente il numero d’emergenza indicando la propria condizione di salute. Dal doppio tampone eseguito nei suoi confronti, come disposto dal protocollo è stato accertato che la febbre non aveva nulla a che vedere con il coronavirus. Ancora prima della trentenne, c’è stato un altro caso sospetto conclusosi pure con test negativi all’interno dell’ospedale San Marco del Capoluogo etneo.
Adesso, con la donna rientrata da Milano, salgono ufficialmente a quattro il numero delle persone colpite in Sicilia da Covid-19. Gli altri tre, come ormai risaputo, sono i turisti bergamaschi ricoverati all’ospedale Cervello di Palermo. Il quadro clinico delle persone che attualmente nell’Isola risultano colpite dal virus è sostanzialmente buono. Motivo per il quale l’ assessorato regionale alla Salute ribadisce la necessità di non generare allarmismi sul contagio e di attenersi esclusivamente alle comunicazioni ufficiali che vengono rese solo dai soggetti abilitati a farlo.
Solo due giorni fa il governatore siciliano aveva avuto una conference call con il premier Giuseppe Conte nella quale chiedeva di potenziare i controlli dei passeggeri che arrivano in Sicilia con gli aerei, le navi, i treni e anche con i pullman. "Avessi avuto io la
possibilità di farlo- ha dichiarato il governatore siciliano- avrei schierato i carabinieri per i controlli . Credo, invece, che qualche cosa nel sistema dei controlli non abbia funzionato, almeno in Sicilia.”- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.