Cervi, il ricordo dei politici

Mattarella: "Profondo cordoglio per la scomparsa di un grande giornalista, autore di numerosi e importanti libri"

Cervi, il ricordo dei politici

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, appresa la notizia della morte di Mario Cervi, ha espresso "il suo profondo cordoglio per la scomparsa di un grande giornalista, autore di numerosi e importanti libri". Cervi, scrive il capo dello Stato, è stato un "lucido e appassionato testimone del suo tempo, dotato di uno stile pungente e anticonformista ma sempre costruttivo".

Il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia, Raffaele Cattaneo ha invece espresso così il proprio dolore per la scomparsa di Cervi: "Ha fatto la storia del giornalismo e lo abbiamo apprezzato per a chiarezza delle sue idee e peraver svolto la sua professione con passione instancabile. Maestro di generazione di giornalisti, è sempre stato dentro ai fatti descrivendoli einterpretandoli sempre con intelligenza. Ai familiari di Cervi, al direttore Alessandro Sallusti e alla redazione de Il Giornale giunga l’abbraccio commosso di tutto il Consiglio regionale".

"Con la morte di Mario Cervi la Lombardia e tutto il Paese perdono un uomo di grande umanità e un professionista serio e innovativo". Così il presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni e l’assessore regionale alle Culture, Identità e Autonomie Cristina Cappellini esprimono il loro cordoglio e quello di tutta la Giunta regionale per la morte di Mario Cervi. "A Cervi - continuano il presidente e l’assessore - e a Indro Montanelli va il nostro ringraziamento per aver avuto l’idea e il coraggio, nel lontano 1974, di fondare Il Giornale, che divenne poi un punto di riferimento per tutti". Il presidente Maroni e l’assessore Cappellini si stringono infine intorno alla famiglia in questo triste giorno, "nel ricordo di una figura che lascia a tutti un’importante eredità culturale e professionale".

"Un giornalista di profonda umanità, un modello di correttezza professionale. Mario Cervi ha dimostrato che si può fare grande giornalismo senza ricorrere alle scorciatoie del sensazionalismo. Con Indro Montanelli non solo ha fondato Il Giornale, ma ha diretto la collana Storia d'Italia che è stato il primo esempio in Italia di divulgazione storica ad alto livello, un genere molto diffuso in Paesi come la Gran Bretagna e la Francia e che loro hanno importato con successo nel nostro Paese". Così Mariastella Gelmini, coordinatore regionale di Forza Italia Lombardia. "Tutto questo fa di Mario Cervi anche un innovatore. La sua scomparsa lascia un grande vuoto in tutti noi", aggiunge.

"Esprimo alla comunità de Il Giornale e al suo editore il più profondo cordoglio per la scomparsa dell’indimenticabile Mario Cervi, simbolo del buon giornalismo e fondatore con Indro Montanelli del quotidiano milanese.

Di lui ricorderemo sempre l’incomparabile tratto umano, la grande eleganza e la profonda intelligenza. Con lui se ne va un’altra delle grandi firme che hanno onorato il giornalismo italiano". Lo dice in una nota Pier Ferdinando Casini, presidente della commissione Affari esteri del Senato.

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