In chiesa come al concerto: a messa si va con il biglietto

La comunità pastorale santi Giulio e Bernardo di Castellanza ha messo a punto un sistema di prenotazioni online per le celebrazioni eucaristiche. Senza biglietto non si potrà partecipare alla messa.

In chiesa come al concerto: a messa si va con il biglietto

A messa come al concerto, muniti di biglietto. Con la fase 2 ricominciano anche le funzioni religiose e per non mettere a repentaglio la salute di nessuno per andare in chiesa ci vorrà la prenotazione.

E’ quanto accade a Castellanza (Varese) dove da domenica riprendono le celebrazioni festive, ma con le dovute precauzioni e secondo una precisa organizzazione.

Ripartiamo, senza l’impazienza del tutto subito, senza pretendere che tutto sia come prima” è il motto coniato dalla Comunità pastorale Santi Giulio e Bernardo.

Una delle novità, oltre alle sanificazioni e alle altre misure di contenimento del Covid-19, è appunto il biglietto. I dettagli, inseriti in volantini appositamente predisposti, sono illustrati dallo stesso parroco don Gianni Mario Giudici in un video pubblicato sul sito della comunità, www.cpcastellanza.it.

Le messe domenicali, a numero chiuso, saranno all’aperto, all’oratorio Sacro Cuore e nel cortile delle suore di Maria Ausiliatrice, e solo in caso di maltempo si terranno nelle due chiese della città, San Giulio e San Bernardo. In ogni caso nessuno potrà accedervi se non sarà provvisto di biglietto. I volontari del servizio d’ordine hanno, tra i vari compiti, quello di controllare gli ingressi.

Collegandosi al sito della comunità pastorale si può scegliere il giorno e l’ora della messa. Un registro elettronico indica il numero dei posti ancora disponibili: se ce ne sono di liberi si può inserire il numero dei ticket desiderati, fino a cinque. Li si aggiunge al carrello, si forniscono nome, cognome e indirizzo e-mail e dando conferma si riceve sulla propria casella di posta elettronica il biglietto, pronto per essere stampato ed esibito. Proprio come accade per tanti altri eventi. Solo che in questo caso non è dovuto alcun pagamento.

La parola d’ordine è buon senso. Chi partecipa in loco ad una messa domenicale, la settimana successiva dovrebbe aspettare l’ultimo minuto per prenotare eventuali posti rimasti, in modo da privilegiare chi non è ancora riuscito a seguire dal vivo la celebrazione eucaristica. O, almeno, questo è l’appello del parroco ai fedeli.

E comunque, gli anziani e in generale le persone che non si sentono sicure nel partecipare alla celebrazione comunitaria possono seguire la messa in televisione o sul canale youtube della comunità pastorale “tranquillamene e senza scrupoli per assolvere il precetto festivo”, scrivono nel volantino i sacerdoti della comunità.

Infatti, si legge, “Siamo ancora in una fase di sospensione della normalità e non ancora nelle condizioni ideali: in quelle condizioni il precetto tornerà a chiedere di essere assolto in tutta la sua pienezza e con le consuete modalità”.

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