"Ci sono logiche economiche...": i sospetti sulla guerra ai vaccini

I sospetti del leader della Lega, Matteo Salvini, sugli "allarmismi" verso i vaccini. Il caso AstraZeneca? "Totale fallimento dell'Europa, che sui vaccini ha sbagliato tutto"

"Ci sono logiche economiche...": i sospetti sulla guerra ai vaccini

"Non vorrei che dietro certi allarmismi possa nascondersi una battaglia economica per sfavorire alcuni vaccini a vantaggio di altri". La preoccupazione, espressa durante un'intervista al Messagero dal leader della Lega, Matteo Salvini, è che gli ultimi eventi relativi al siero anti-Covid siano legati a interessi economici.

E proprio in merito al "pasticcio in corso", legato alla sospensione del vaccino AstraZeneca e alle valutazioni (ancora attese) dell'Agenzia Europea del Farmaco (EMA), Salvini riconosce "il totale fallimento dell'Europa, che sui vaccini sta sbagliando tutto". Bene quindi la ricerca italiana di altri farmaci per sconfiggere il Covid-19, perché "per la salute degli Italiani, vale tutto". Ma in merito al caos degli ultimi giorni, "qualcuno dovrà rispondere di errori, omissioni e ritardi", sia a livello nazionale che europeo: "È ora che chi sbaglia paghi- ha aggiunto il leader della Lega- soprattutto se c'è di mezzo la vita e la salute delle persone. Si deve ripensare a una governance per Aifa, che nasce come agenzia-strumento per dare voce concreta alle regioni". Domani dovrabbe arrivare il responso dell'Ema sul vaccino AstraZeneca, ma in lista c'è anche lo Sputnik. "Non devono esistere pregiudiziali geopolitiche o di altro ordine - insiste Salvini - Se un vaccino funziona è sicuro, l'Italia deve comprarlo. Anche se provenisse da Marte". Per questo, l'ombra di una battaglia economica dietro i vaccini sarebbe ancora più insensata.

Ma lo stop di AstraZeneca, sul quale la Germania ha avuto un ruolo di primo piano, potrebbe davvero sembrare "una mossa studiata a tavolino", come spiega Gian Micalessin sul Giornale in edicola oggi. Infatti, dopo le incertezze sul siero attualmente sospeso, la Commissione europea ha annunciato che anticiperà l'arrivo di 10 milioni di dosi Pfizer-Biontech, il vaccino prodotto in Germania. Ma era stata proprio la Nazione tedesca a contribuire a gettare dubbi su AstraZeneca, bloccandone la somministrazione e innescando "un'inevitabile reazione a catena, costringendo Italia, Francia e Spagna a fare lo stesso". E il coinvolgimento del Paese nella produzione del vaccino potrebbe spingere a pensare a interessi economici. Considerazioni queste, che getterebbero ulteriori dubbi sull'esistenza di una possibile partita economica dietro alle incertezze sui vaccini.

Sarà l'Ema, domani, a mettere un punto all'allarme lanciato su AstraZeneca, dopo alcuni casi di trombosi masifestatisi dopo la

somministrazione del vaccino. "Siamo ancora convinti che i benefici del vaccino AstraZeneca superino gli effetti collaterali", ha rassicurato ieri l'ente europeo, specificando però la necessità di una "seria valutazione scientifica".

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