Con tutta probabilità, Vittorio Colao consegnerà al premier Conte la prossima settimana la relazione della task force. In questo modo il presidente del Consiglio la potrà valutare e rivedere eventualmente le restrizioni in vigore fino a domenica 3 maggio. Probabilmente prima di ogni decisione ci sarà anche un confronto tra Conte e gli esperti di Colao. Come riportato da La Stampa, nella stima che tra pochi giorni verrà presentata, potrebbero esserci informazioni interessanti che riguarderanno la fase2. La curva dei contagi potrebbe infatti arrivare a zero nella terza settimana di maggio. O almeno questo è quanto si può prevedere dando un’occhiata agli ultimi andamenti.
Indice di contagio 0,8
Nella giornata di ieri, venerdì 17 aprile, per la prima volta il famoso indice di contagio era di 0,8. In poche parole, ogni positivo al Covid-19 arriva a contagiare meno di un soggetto. Entro un mese quindi l’Italia, se continua così, potrebbe arrivare al fatidico zero. Sulla base di questa previsione quindi, l’uscita dall’isolamento potrebbe avvenire il 18 maggio, o giù di lì. In ogni caso, giorno più giorno meno, da metà maggio il nostro Paese potrebbe ritornare alla normalità, o quasi. Diciamo una normalità diversa, fatta di mascherine, distanziamento sociale, restrizioni, mutazioni nel lavoro. Comunque meglio rispetto alla situazione odierna. Proprio su come dovrà essere il dopo stanno lavorando gli esperti di Colao. Compito di Conte sarà quello di mettere insieme i risultati della task force con le analisi e i suggerimenti del mondo scientifico, quello più cauto.
Servono linee guida uniche
L’ex amministratore delegato di Vodafone continua a riunirsi in videoconferenza con tutti gli altri componenti. Ieri vi è stata una riunione tra tutti e 17 i membri. Tanti i temi da affrontare, primo fra tutti quali saranno le aziende che potranno ripartire e come, adeguandosi a tutte le norme di sicurezza che verranno richieste. E poi l’utilizzo dei mezzi pubblici e dei treni, le scuole, le vacanze estive, e così via. Di una cosa sembrano essere sicuri Conte e Colao: il ruolo delle Regioni in tutto questo. “Servono linee guida uniche, nazionali”, nessuno potrà fare come vuole. L’ipotesi di dividere il Paese in tre parti, Nord, Centro e Sud, non piacerebbe molto ai governatori. Ogni area avrebbe aperture diverse, a seconda della situazione presente nel territorio. Altro tema l’app per i contagi, chiamata “Immuni”: deve essere una per tutte le regioni. Impensabile che siano diverse, come aveva pensato la Toscana. Stesso discorso per quanto riguarda i test sierologici.
Sul tavolo della task force anche un altro argomento spinoso: come aiutare i soggetti più fragili a tornare al lavoro quando tutti gli altri lo staranno già facendo. Si sta parlando di ipovedenti, immunodepressi e altri affetti da patologie, e quindi maggiormente a rischio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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