"Per dialogare non serve bestemmiare". Si intitola così la campagna messa in campo nel Comune di Casale sul Sile, in provincia di Treviso. Un'iniziativa sicuramente particolare, che ha attirato l'attenzione della stampa locale e non solo. Anche perché gli autori sono ragazzi tra i 9 e i 13 anni, agli ultimi anni di scuola elementare e media.
In una intervista a Treviso Today, il primo cittadino Stefano Giuliato, spiega così il senso dell'iniziativa: "I ragazzi hanno carpito che spesso esageriamo nelle nostre interlocuzioni, quindi hanno voluto manifestare a noi adulti, che vedono come persone di formazione e responsabili, che spesso non rispettiamo questo codice di senso civico. Quindi ci dicono: 'Attenzione a noi arrivano messaggi distorti, la bestemmia per noi non va bene".
Insomma: sono stati proprio i ragazzi a "cogliere in contropiede" gli adulti, chiedendogli di limitarsi nelle ingiurie. Il cartello che viene esposto per le strade della città è eloquente: "Per dialogare non serve bestemmiare. Questo paese è anche tuo. Vivilo, rispettalo".
L'iniziativa infatti è sorta da una collaborazione tra il Comune e la scuola dove vanno i ragazzi.
"Con l'ausilio del Consiglio comunale dei ragazzi abbiamo dato vita a una serie di iniziative congiunte - ha spiegato a Repubblica la preside dell'Istituto comprensivo di Casale Antonina Randazzo tra cui un laboratorio da cui è nata questa campagna, che è venuta così bene che il Comune, con il sindaco Stefano Giuliato, ha deciso di investirci. I ragazzi hanno invitato alla gentilezza gli uni verso agli altri, al rispetto verso le persone che incontriamo quindi alla necessità di limitare parolacce, insulti e bestemmie".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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