La notizia della positività da Covid da parte di Flavio Briatore, poi ridimensionata dallo stesso con un'intervista al Corriere della sera, ha scatenato gli istinti più bassi degli odiatori. Da appena si è diffusa la notizia, sono stanti tantissimi i commenti contro l'imprenditore, che dalle prime sembrava non stesse particolarmente bene a causa dei sintomi del coronavirus. C'è chi ha parlato di karma, chi ha nascosto l'odio dietro i finti messaggi di auguri e addirittura chi ha invocato la giustizia divina. C'è chi ha esultato e goduto alla notizia che un uomo di 70 anni ha contratto il Covid. Un fiume di cattiveria inaudita contro Flavio Briatore, che proviene soprattutto da sinistra, sia militante che social. Tra i casi più eclatanti c'è quello di Claudio Mazzanti, assessore PD del comune di Bologna, che è riuscito nell'intento di farsi criticare dagli schieramenti di maggioranza e opposizione. Non è la prima volta che Mazzanti, dalla sua posizione, sferra attacchi composti.
"Al mondo c'è una giustizia divina, vi ricordate cosa diceva Briatore sul Covid tutte invenzioni, contro il governo che applicata misure di tutela contro la pandemia, contro i sindaci che facevano chiudere le discoteche quando non rispettavano le norme di sicurezza, sembrava di sentire Salvini la Meloni ecc.... In peggio, poi ecco il risultato 60 contagiati al Bilioner e più lui ,che giustamente se le preso il Covid, adesso vedrete farà meno lo sbruffone", scriveva ieri il dem Claudio Mazzanti. Un messaggio fortemente sgrammaticato, a tratti di difficile lettura, ma molto chiaro nel suo messaggio. Per Briatore, il Covid, è stato un segno di giustizia divina. Parole inaccettabili, soprattutto se provengono da uno dei rappresentanti politici di una grande città come Bologna. Questo concentrato d'odio ha scatenato la reazione di molti, anche esponenti politici la cui voce ha un'ampia eco mediatica. Tra le prime a intervenire per stigmatizzare il comportamento dell'assessore PD Mazzanti, Lucia Borgonzoni: "Non si scherza con la vita.... Che vergogna! Il minimo che l’assessore Mazzanti possa fare è chiedere scusa e dimettersi. Uno, perché al di fuori della simpatia o meno che si può provare per qualcuno certe cose non si devono dire, ancora più se si è nelle istituzioni. Due perché essendo assessore di un comune, accosta il fango delle sue parole a Bologna e questo non è ammissibile".Anche Giorgia Meloni ha condannato l'atteggiamento di Mazzanti: "Linguaggio inaccettabile e indegno per chi dovrebbe rappresentare un'istituzione. Caro Zingaretti, il PD per una volta prenderà provvedimenti contro questo assessore o anche stavolta fingerete di non vedere l'odio riversato in casa vostra?". Anche il consigliere comunale di Bologna di Forza Italia, Francesco Sassone, si è espresso sulla questione, preoccupato per l'immagine della città: "Bologna non puó e non deve essere rappresentata da persone così. Poche chiacchiere, Mazzanti non può più essere un Assessore di Bologna. Non prendere provvedimenti vorrebbe dire essere complici. Merola, cosa aspetti?".
Gli attacchi a Claudio Mazzanti arrivano anche dai compagni di partito, come il deputato PD ed ex segretario del PD bolognese: "Flavio Briatore è quanto di più lontano dal mio modo di vivere, di essere e di pensare. Le sue parole sul Covid sono state di una gravità inaudita, ma le parole di odio o di esultanza per la sua positività al virus sono altrettanto sbagliate. Bisogna capirsi senza alcun fraintendimento: alimentare odio e rancore attraverso i social, fa schifo da qualsiasi parte provenga. Se sei un normale cittadino, il tuo è un errore grave, ma se sei un rappresentante delle Istituzioni democratiche, a maggior ragione iscritto al mio stesso Partito, scrivere che si tratta di “giustizia divina” lo trovo inaccettabile, inqualificabile e non degno di una democrazia matura".
Anche il responsabile cultura del PD, Davide Di Noi, ha detto la sua: "Mi hanno insegnato a rendermi conto del ruolo che ricopro, che le parole hanno un peso e che abbiamo il dovere, aggiungo giustamente, di calibrare ogni singola frase.
le esternazioni dell’Assessore Mazzanti, mio compagno di Partito e membro di un’istituzione importante come il Comune di Bologna, sono inqualificabili, a maggior ragione perché provengono da chi dovrebbe dare il buon esempio in un momento difficile per il nostro Paese, in cui non sentiamo proprio il bisogno di queste polemiche e di questi pensieri in libertà. Credo che, per se stesso e per il Comune che rappresenta, il nostro Comune, farebbe bene a chiedere immediatamente scusa e a dimettersi dall’incarico".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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