Covid, la soglia d'allarme che fa scattare nuove misure in Italia

Per il momento in Italia non sono previste nuove restrizioni da parte di Palazzo Chigi che aspetta dati su vaccinazioni e normative sui mezzi pubblici

Covid, la soglia d'allarme che fa scattare nuove misure in Italia

In Italia continua a crescere il numero di nuovi casi positivi di Covid-19 ed è quindi in crescita anche il tasso di positività oltre che l’aumento del numero di letti occupati da pazienti Covid nelle strutture ospedaliere. Anche se la situazione sta peggiorando e viene monitorata in tempo reale, non è al momento così preoccupante da portare Palazzo Chigi a decidere nuove misure restrittive per cercare di contenere la diffusione del virus. Il governo preferisce aspettare di avere in mano i dati relativi alle vaccinazioni e all’entrata in vigore del Green pass anche sui mezzi pubblici.

Il dato da tenere d'occhio

Il dato da tenere d’occhio adesso è l’indice di contagio Rt che per la prima volta in un mese è addirittura sceso sotto l’1,2 arrivando a quota 1,18. La speranza è che continui a calare e non aumenti anche perché, se dovesse superare l’1,2, scatterebbe l’allarme con conseguente ripristino di maggiori restrizioni, con il ritorno delle fasce di colore diverso per le regioni italiane. Magari proprio alla vigilia del Natale. Possibile anche che Palazzo Chigi decida nuove restrizioni anche nel caso si raggiungano i 30mila contagi al giorno. Tra queste ci potrebbe essere anche il Super Green pass per i mezzi pubblici locali e i treni. Quelle che preoccupano maggiormente sono però eventuali chiusure di bar e ristoranti proprio nel periodo natalizio. O anche le limitazioni negli spostamenti quando migliaia di italiani stanno per partire per raggiungere località di vacanza dove trascorrere i giorni di festa. Ricordiamo anche che la stagione sciistica è appena iniziata e che l’anno scorso non era praticamente mai partita. Ma la linea adottata da Draghi & C. sembra quella di non terrorizzare la popolazione e anzi di tranquillizzarla il più possibile.

L’importante è che la campagna vaccinale prosegua anche con le terze dosi e da giovedì 16 dicembre con la vaccinazione per i bambini dai 5 agli 11 anni, già prenotabile da domani. Non vengono però escluse a priori una estensione del Green pass rafforzato e dell’obbligo vaccinale ad altre categorie. Come sottolineato dal ministero della Salute il numero delle dosi booster è in continuo aumento, così come le prime inoculazioni. Ancora da vedere i primi risultati del Super Green pass entrato in vigore lo scorso 6 dicembre e rilasciato solo a coloro che sono vaccinati con due dosi o sono guariti dal Covid.

Contro il Covid si punta sul vaccino

Intanto da mercoledì 15 dicembre avrà inizio l’obbligo vaccinale per il personale scolastico, le forze dell’ordine e i militari. La speranza è che grazie al certificato verde normale obbligatorio sui mezzi pubblici l’indice Rt continui a scendere, arrivando sotto l’1,10.Mariastella Gelmini, ministro per gli affari regionali, ha tenuto a dire che “tutto quello che si poteva fare in termini di misure il governo lo ha fatto”. Il ministro ha poi aggiunto, rivolgendosi alla popolazione che ha fatto almeno una dose di vaccino, ovvero l’88,09% degli italiani: “Dobbiamo tutti dare il massimo sul piano della responsabilità e del rispetto delle regole e dobbiamo fidarci della scienza. I vaccini sono sicuri e ci tireranno fuori dalla pandemia”.

La Gelmini ha già ricevuto la terza dose e ha postato la foto sulla sua pagina Facebook con la scritta: “All’Hub di Lonato per la mia terza dose. Con il vaccino vinciamo insieme”. Al momento sono 10,8 milioni gli italiani che hanno ricevuto la dose booster e sono invece sei milioni quelli che non hanno ancora fatto neanche la prima vaccinazione.

Si è detto ottimista il ministro per la Pubblica amministrazione Renato Brunetta: “La griglia dei percorsi anti-Covid funziona, si tratta solo di potenziarla, se dovesse servire. Come? Per prima cosa, allargando il Green pass rafforzato a chi sale sul bus”. Brunetta spera infine che il governo eviti di prolungare lo stato di emergenza in scadenza il prossimo 31 dicembre.

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