Danilo Coppola, sequestrata la villa in Costa Smeralda: vale 15 milioni

Le indagini hanno fatto emergere "rilevanti anomalie" in alcune operazioni realizzate dalla Faber Immobiliare, società fondata dall'imprenditore

Danilo Coppola, sequestrata la villa in Costa Smeralda: vale 15 milioni

Altre brutte notizie per Danilo Coppola: i finanzieri del Comando provinciale di Roma gli hanno sequestrato una villa di pregio - denominata 'Villa Rene' - dal valore di circa 15 milioni di euro, ad Arzachena (Sassari). Inoltre, anche verso altre sei persone, è stato notificato l'avviso di conclusione delle indagini preliminari per fatti di bancarotta. Lo scorso anno i giudici del tribunale di Milano lo condannarono a 7 anni di carcere per bancarotta e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte in relazione ad alcuni fallimenti tra cui il crac di Porta Vittoria spa.

Già condannato in primo grado a 9 anni dai giudici romani per un’altra bancarotta, l'imprenditore venne arrestato nel maggio 2016 nell’ambito dell’inchiesta milanese: dopo aver perso molto peso ed essere stato giudicato "incompatibile con il regime detentivo", a distanza di tre mesi lasciò il carcere per gli arresti domiciliari. Secondo l'accusa avrebbe dissipato, sottratto o distratto denaro per un totale di 664 milioni di cui 320 nascosti al fisco.

L'operazione

La procura della Capitale ha coordinato le indagini: nello specifico sono emerse "rilevanti anomalie" in alcune operazioni commerciali realizzate dalla Faber Immobiliare S.r.l., società fondata da Coppola e della quale è sempre stato il reale dominus, dichiarata fallita nel 2017, quando non è più stata in grado di onorare debiti per oltre 12 milioni di euro, soprattutto nei confronti dell'erario. Gli investigatori hanno fatto sapere che in particolare la Faber "era stata utilizzata per la compravendita di un complesso immobiliare a Velletri" tra il 2004 e il 2005: "Lo stesso giorno in cui il bene veniva venduto ad altra società del gruppo, quest'ultima lo cedeva ad una terza impresa ad un valore (23 milioni di euro) pari quasi al doppio di quello di acquisto (12 milioni)".

Successivamente i circa 7 milioni di euro incassati vennero trasferiti, "mediante una serie di passaggi intermedi", su un conto in Svizzera al fine di "finanziare proprio l'acquisto della villa di Arzachena, con annessi abitazione del custode e terreno di circa 12.500 metri quadri". Una società - "sempre riconducibile a Coppola" - effettuò formalmente la compravendita, poi conclusa "con la controparte straniera mediante il pagamento di circa 3,5 milioni di euro, previsti contrattualmente, più altri 7 milioni 'in nero', bonificati su conti elvetici".

Fondamentale è stata l'operazione di ricostruzione dei flussi finanziari da parte dei finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria: sulla base di questo il gip di Roma ha emesso un decreto di sequestro preventivo, eseguito con il supporto del Comando provinciale di Sassari, riguardante la villa in Costa Smeralda.

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