Desirée Mariottini, morta nella notte tra il 18 e il 19 ottobre, è stata stuprata nella cosiddetta stanza "container" della palazzina di via dei Lucani, a Roma: due materassi sporchi buttati per terra e una mensola ricoperta di psicofarmaci.
Sarebbe proprio qui dentro che Yusif Salia, Mamadou Gara, Brian Minteh e Chima Alinno hanno abusato di lei per poi spostarla, qualche metro più in là, in un altro capannone: la "stanza del crack", dove è stata abbandonata e lasciata morire sola, vittima di un cocktail letale di stupefacenti e farmaci.
Il branco, come scritto nell’ordinanza del gip Maria Paola Tomaselli, ha deciso "lucidamente di sacrificare la sua giovane vita".
E come scrive Il Messaggero, nell'edificio degli orrori c'erano solo angoli infernali, buchi neri: dal "container", alla "stanza degli
spacciatori" passando per quella del crack e degli africani. La polizia scientifica ha condotto un sopralluogo in quel rudere del quartiere capitolino di San Lorenzo, depositandone le foto tra gli atti ora al vaglio del Riesame.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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