La mafia nigeriana non è un fenomeno da ascrivere soltanto alla “micro criminalità”. I gregari che operano nella prostituzione e nello spaccio della droga non solo rendono conto a dei veri boss, ma devono anche sottostare a determinate regole.
Questo fa dei gruppi criminali nigeriani, veri e propri clan. Del resto, le origini della mafia nigeriana parlano chiaro: negli anni ’80, da Lagos a Benin City passando per altre grandi città del paese africano, le confraternite sorte all’interno delle università sono diventate vere e proprie organizzazioni criminali, per entrare nelle quali occorrono rituali e giuramenti e le cui finalità sono relative al controllo del territorio.
Dunque, quando gli inquirenti il 23 marzo 2018 a Torino hanno scoperto la “Green Bible”, non è emersa alcuna sorpresa ma, al contrario, sono arrivate conferme a quanto già da anni ipotizzato.
La “Bibbia Verde” in questione riguarda, nello specifico, la confraternita denominata “Maphite”. Si tratta di uno dei clan più potenti in Nigeria, da alcuni anni molto diffuso anche nel nostro paese sia a nord che a sud.
Esso si contrappone ad altri grandi clan nigeriani diffusi lungo la nostra penisola, quali i Black Axe, i Vikings, gli Eye e gli Aye, oltre ad altre organizzazioni criminali provenienti dalla Nigeria.
La Green Bible è stata scoperta come detto, grazie ad attività investigative ed a rivelazioni di un pentito della mafia nigeriana, a Torino: al suo interno, non solo codici operativi ma anche comportamentali e norme morali a cui attenersi. Proprio come accade, per l’appunto, nelle mafie italiane.
Capitolo per capitolo, vengono elencati obiettivi, finalità, azioni da intraprendere, comportamenti da tenere, così come i rituali di affiliazione e le macabre punizioni fatali per chi trasgredisce alle norme in questione.
Tutto indicizzato e tutto ben suddiviso all’interno di un testo che, per gli affiliati ai Maphite, deve essere quasi “sacro”, da qui la denominazione di “Green Bible”.
Così come ha riportato La Verità, uno di questi capitoli è denominato “Mario Monti”: si tratta della sezione della bibbia verde dei Maphite che tratta delle modalità di trasferimento dei proventi delle attività illegali in Nigeria.
Questo perché, come ha rivelato un pentito, la persona che si occupa di raccogliere i soldi da riciclare ed inviare in Nigeria è soprannominata per l’appunto Mario Monti: all’interno di questo capitolo, sono descritte minuziosamente tutte le modalità con le quali occultare il denaro da inviare in patria.
Ma poi ci sono altri capitoli, per così dire “operativi”: quello che riguarda le estorsioni, denominato “Operation Canaland”, quello inerente la prostituzione, chiamato “Jazibel Rhaba”, così come il capitolo riconoscibile con il titolo “Operation Sanyo-Sanyo” che ha a che fare con il contrabbando di armi.
Le norme comportamentali sono orientate all’assoluta fedeltà verso il capo, verso i doveri da affiliato e ad azioni di muto soccorso tra i vari membri, compreso l’aiuto ai familiari di membri
delle organizzazioni arrestati dalle forze dell’ordine. Chi non si conforma a queste regole o le trasgredisce, subisce una sorte tragica: torture e punizioni che possono comportare anche l’eliminazione fisica del soggetto.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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