Bergoglio crea nuovi cardinali. E prepara una sorpresa

Ieri il Concistoro con il quale Francesco guarda verso l'Asia. I neoporporati hanno incontrato anche Benedetto XVI

Bergoglio crea nuovi cardinali. E prepara una sorpresa
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Usque ad effusionem sanguinis, recita la formula latina con cui il Papa crea i nuovi cardinali, inginocchiati di fronte a lui. Sino a versare il proprio sangue. Non un'iperbole in un tempo in cui un cristiano su otto nel mondo viene perseguitato e si assiste sempre più spesso a scene di sacerdoti uccisi e vescovi imprigionati. Ieri nella Basilica di San Pietro la formula è risuonata diciannove volte, tante quante le berrette rosse consegnate da Francesco. L'indirizzo di saluto è toccato al neocardinale Arthur Roche, prefetto del Dicastero per il culto divino e la disciplina dei sacramenti. "Prendiamo forza da lei, Santità, dalla sua testimonianza, dal suo spirito di servizio e dal suo appello alla Chiesa intera a seguire il Signore con maggiore fedeltà", ha detto il prelato britannico prima di ricevere per primo dalle mani del pontefice l'anello e la pergamena con la nomina.

C'è grande attenzione all'Asia nell''infornata' di porpore fatta ieri dopo l'annuncio di fine maggio: ci sono due indiani tra cui l'arcivescovo di Hyderabad, Anthony Poola che diventa il primo dalit - i cosiddetti "fuori casta" - della storia in rosso; poi William Seng Chye Goh e Virgilio do Carmo da Silva, i primi cardinali rispettivamente di Singapore e di Timor Est. Ma anche Giorgio Marengo, il più giovane del Sacro Collegio con i suoi 48 anni, pur essendo originario di Cuneo è soprattutto il prefetto apostolico di Ulan Bator e missionario in Mongolia da vent'anni.

Il Papa, dunque, guarda ad est e lo fa capire anche nella sua omelia quando cita due esempi per i neocardinali: Agostino Casaroli, il segretario di Stato di Wojtyla che è entrato nella storia per aver continuato la cosiddetta Ostpolitik vaticana nei confronti degli Stati dell'est europeo e della Chiesa ortodossa. Bergoglio ha elogiato il prelato morto nel 1998 per il "suo sguardo aperto ad assecondare, con dialogo sapiente, i nuovi orizzonti dell'Europa dopo la guerra fredda e Dio non voglia - ha aggiunto - che la miopia umana chiuda di nuovo quegli orizzonti che lui ha aperto!". Un riferimento abbastanza evidente a quanto accade in Ucraina e forse anche una risposta a chi, in questi giorni, lo ha accusato di essere troppo indulgente con la Russia dopo le parole di pietà nei confronti di Darya Dugina.

Accanto a Casaroli, Francesco ha citato anche il cardinale vietnamita François-Xavier Nguyên Van Thuán incarcerato per tredici anni dal regime comunista e del quale ha ricordato quel "fuoco dell'amore di Cristo" che lo animava "a prendersi cura dell'anima del carceriere che vigilava sulla porta della sua cella".

La Basilica San Pietro, a differenza degli ultimi Concistori, era piena di membri del Sacro Collegio arrivati a Roma per partecipare alla riunione sulla riforma della Curia convocata da Francesco lunedì 29 e martedì 30 agosto. Dopo la pandemia, i cardinali hanno avuto la possibilità di rivedere e confrontarsi con i loro confratelli. Ma nessun pronostico con i giornalisti per quanto riguarda la riunione: in queste ore si stanno susseguendo una serie di indiscrezioni che vorrebbero il tema della regolamentazione della rinuncia papale al centro dell'incontro voluto da Francesco. Secondo diverse fonti, potrebbe essere vicina la codificazione dello status di vescovo di Roma emerito con la possibile abolizione della figura del papa emerito per il futuro.

E a proposito di ciò, come da consuetudine, ieri i nuovi cardinali sono stati ricevuti al monastero Mater Ecclesiae ed hanno incontrato Benedetto XVI in compagnia di Francesco e del prefetto della Casa Pontificia, monsignor Georg Gänswein.

Assente al Monastero così come in Basilica monsignor Richard Kuuia Baawobr: il vescovo di Wa non ha ricevuto la berretta rossa perché si è sentito male appena atterrato a Roma. Francesco ha spiegato nel suo discorso a San Pietro che il neoporporato ha subìto un intervento ed è ricoverato.

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