Ecco cosa rischia il ragazzo che ha provocato il poliziotto

Marco Bruno, il ragazzo che ha chiamato "pecorella" l'agente impassibile durante il presidio No Tav rischia fino a 3 anni di carcere

Ecco cosa rischia il ragazzo che ha provocato il poliziotto

"Vai in pensione vestito così, vestito come uno stronzo". Forse Marco Bruno, mentre insultava l'agente impassibile allo svincolo di Chianocco sulla A32 e dichiarava spavaldo il suo nome e cognome, non si è reso conto di quello a cui va incontro. La legge parla chiaro: oltraggio a pubblico ufficiale, un reato reintrodotto nel 2009 grazie al pacchetto sicurezza varato dal governo Berlusconi. 

Ora il ragazzo, che non avrà nemmeno 30 anni, rischia grosso: la norma prevede fino a tre anni di reclusione per "chiunque, in luogo pubblico o aperto al pubblico e in presenza di più persone, offende l'onore ed il prestigio di un

pubblico ufficiale mentre compie un atto d'ufficio ed a causa o nell'esercizio delle sue funzioni", come recita l'articolo 341-bis del codice penale. E se "pecorella" può non essere ritenuto un insulto, "stronzo" sicuramente lo è.

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