"Fabo è morto alle 11.40 in Svizzera, ha scelto di andarsene rispettando le regole di un Paese che non è il suo", così Marco Cappato, dell'Associazione Luca Coscioni, ha annunciato su Facebook il decesso di Fabiano Antoniani, il 40enne cieco e tetraplegico dal 2014.
La storia di Dj Fabo ha fatto commuovere tutti. L'incidente che gli ha cambiato la vita, la sua richiesta di una legge e la sua morte in Svizzera hanno creato due "schieramenti": chi è con lui e chi è contro. Francesca Chaouqui, ex membro della Cosea, la Commissione referente di studio e indirizzo sull’organizzazione delle strutture economiche e amministrative della Santa Sede, ha espresso il suo parere tramite il suo profilo Facebook.
"Io sto con quelli che lottano - si legge -. Come mia zia per 68 anni su una sedia a rotelle. Come la mia maestra delle elementari per 20 anni a letto a somministrare speranza a chiunque andasse a trovarla. Sto con i padri e le madri di chi è immobile eppure non si arrende. Sto con la vita. Che comunque sia è sempre degna di essere vissuta. E DJ Fabo è un vigliacco non un eroe. Gli eroi sono quelli che restano, quelli che sperano, quelli che nonostante tutto vanno avanti senza mollare mai. Mai.
Gli eroi sono i medici che salvano la vita, comunque essa sia. Non chi somministra la morte travestita da libertà. Io sto dalla parte delle vita. E voi?".Il post di Francesca Chaouqui ha sollevato un duro dibattito su Facebook.
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