La fase 2 preoccupa non poco i governatori delle regioni del Sud Italia. In queste zone che stanno rispondendo bene all’emergenza coronavirus, adesso il rischio che qualcosa vada storto e si arrivi di colpo a una situazione di pericolo, è purtroppo palpabile.
Da lunedì 4 maggio infatti, lavoratori e studenti fuori sede potranno lasciare le regioni del Nord per fare ritorno in quelle del Centro-Sud, per raggiungere la propria città di residenza. Trenitalia ha già pensato ad aumentare le corse, come del resto hanno fatto anche i bus. Come riportato da il Corriere, al centralino della Marinobus, ieri c’erano 35 minuti di attesa per poter prenotare e acquistare un biglietto. Le corse riprenderanno domenica. Se da una parte si vede che il lavoro sta tornando, dopo settimane di inattività, dall’altro il pericolo di un esodo pari a quello dello scorso 7 marzo, meglio conosciuto come il giorno della grande fuga, è purtroppo tangibile.
Posti già prenotati per fare ritorno al Sud
Le Frecce da Torino a Salerno sono state moltiplicate: da due, praticamente senza passeggeri, siamo arrivati adesso a sei, e già tutti i posti sono stati riservati. Italo e Flixbus dovrebbero invece riprendere i collegamenti da domenica 17 maggio. Insomma, la fase 2 non è solo la ripresa del lavoro ma, per molti,anche l’opportunità di fare ritorno alla propria abitazione. Secondo quanto previsto dal Dpcm infatti, da lunedì 4 maggio sarà possibile spostarsi anche fuori regione per fare ritorno presso la propria città di domicilio o residenza. E proprio da questa possibilità nasce la preoccupazione, purtroppo fondata, dei presidenti delle regioni del Sud Italia. I governatori temono infatti che vi sia un nuovo flusso migratorio da nord a sud, come quello verificatosi a inizio marzo. Le immagini di persone che correvano trascinando trolley per riuscire a saltare sull’ultimo treno in partenza sono ancora impresse nella memoria. E l’idea che da lunedì tutto questo possa verificarsi una seconda volta preoccupa non poco. Il coronavirus potrebbe farsi un viaggio a bordo di treni e bus e raggiungere comodamente le altre regioni.
La fase 2 preoccupa i governatori
Vincenzo De Luca, governatore della Regione Campania, ha chiamato il ministro dell’Interno per manifestare la sua preoccupazione in tal proposito. Per il momento De Luca non ha annunciato la chiusura delle frontiere, come aveva invece minacciato negli scorsi giorni. Anche Nello Musumeci, presidente della Regione Sicilia, ha chiamato la ministra dei Trasporti per chiedere che le norme adottate fino a questo momento per proteggere la Sicilia non vengano allentate. Preoccupato anche il commissario straordinario Domenico Arcuri. Tra l’altro, coloro che decideranno di tornare giù non verranno probabilmente accolti molto bene dal resto della popolazione.
A cercare di rassicurare gli animi è arrivato l’intervento del prefetto di Milano, Renato Saccone, che ha assicurato “particolare attenzione ai movimenti extra regionali”. Difficile da credere, anche perché sarà impossibile controllare tutti e, proprio per questo motivo, i controlli verranno fatti questa volta a campione. L’epidemiologo Gianni Rezza ha detto di aver notato troppa eccitazione per la fase due che sta per arrivare. Anche perché il Covid-19 c’è ancora e aumentare la mobilità comporta necessariamente dei rischi.
Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale dei Verdi in Campania, ha lanciato la campagna “Adotta un settentrionale”, ovvero, coloro che hanno parenti o amici al Nord li chiamano per pregarli di restare dove sono e di non fare ritorno, almeno per il momento. In ogni caso chi decide invece di raggiungere le città del Sud dovrebbe almeno avere il buon senso di mettersi in quarantena.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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