Florida, un uomo ha ucciso la figlia: "Non smetteva di piangere"

Un uomo residente in Florida ha ucciso la figlia di soli sette mesi perché non smetteva di piangere. L'orribile vicenda avvenuta negli Stati Uniti

Florida, un uomo ha ucciso la figlia: "Non smetteva di piangere"

Un uomo residente in Florida è arrivato a uccidere la figlia, che aveva solo sette settimane di vita perché, secondo la motivazione data dallo stesso autore del terribile gesto, "non smetteva di piangere". Questa vicenda davvero orribile è stata raccontata da Leggo e poi ripresa da Dagospia.

Artem Eydelman, questo il nome dell'omicida residente negli Stati Uniti, ha cominciato a picchiare la povera bimba mentre era intento a fare il più classico dei cambi di pannolini. Quello che ogni padre usa fare almeno una volta al giorno. Solo che la bambina non riusciva a mettere fine al suo pianto e allora il ventinovenne ha iniziato a infierire sul corpicino. La piccola è deceduta nei giorni successivi, in seguito all'aver perso pure i sensi.

A lasciare di stucco è stata, come anticipato, la spiegazione fornita dal protagonista in negativo di questa storia a chi era deputato a chiedergli il perché di questo gesto: la figlia si sarebbe lamentata in modo così costante dal divenire "insopportabile". Sembrebbe che Eydelman non fosse il vero padre dell'infante. Un fattore che ovviamente non influisce sulla tragicità dell'episodio. Una storia simile, qualche anno fa, aveva riguardato pure il Belpaese.

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