Non ci sono ancora evidenze scientifiche che dimostrino un nesso diretto tra il tumore e l'uso prolungato del telefonino. C'è un dato, però, che allarma gli scienziati. Secondo uno studio pubblicato sul Journal of Environmental and Public Health l'incidenza dei tumori cerebrali maligni aggressivi negli ultimi 20 anni è più che raddoppiata in Gran Bretagna: il tasso di casi di glioblastoma è salito da 2,4 a 5 ogni 100.000 persone tra il 1995 e il 2015.
Ovviamente i dati riflettono solo le statistiche e non individuano le cause del forte incremento. I ricercatori indicano alcuni possibili fattori che potrebbero aver avuto un ruolo: fra questi c'è anche l'uso del telefono cellulare. Ma ci sono anche altre ipotesi, come l'aver ingerito o respirato sostanze radioattive, o l'inquinamento atmosferico dovuto al traffico. L'indagine prende in considerazione i dati provenienti dall'Ufficio delle statistiche nazionali del Regno Unito. Nel periodo preso in esame ci sono stati 81.135 casi di glioblastoma. Confrontando i casi registrati nel 2015 con quelli del 1995, i ricercatori hanno scoperto che ci sono stati in media 1.548 tumori aggressivi in più ogni anno.
"Lo studio in sé non riguarda i cellulari - ha precisato Alasdair Philips, autore dello studio e amministratore di Children with Cancer Uk - ma queste neoplasie si manifestano principalmente nelle aree del lobo frontale e temporale, vicino all'orecchio e alla fronte". E questo dettaglio fa crescere il sospetto nei confronti dei telefonini.
Lo scienziato ha aggiunto che "dal momento che i tumori cerebrali sono molto rari, il sospetto non dovrebbe destare particolare allarme, perché anche se l'uso del cellulare aumentasse il rischio di tumore al cervello", cosa che la scienza non è ancora riuscita a dimostrare, "si tratterebbe di un rischio molto basso a livello individuale".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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