Non c'è solo Alberto Bianchi tra gli indagati della Procura di Firenze, che ha messo nel mirino il fondatore della Fondazione Open per "traffico d’influenze illecite2. Ecco, infatti, anche il nome di Patrizio Donnini: il fedelissimo di Matteo Renzi è indagato per autoriciclaggio e appropriazione indebita, nell'ambito di un affare con Toto Costruzioni.
Lo stesso affare che ha messo nei guai Bianchi, che dal gruppo ha ricevuto una parcella di 2 milioni, che l'avvocato presenta come consulenza per una legittima prestazione professionane. Ma gli investigatori ci vogliono vedere chiaro.
LaVerità racconta del blitz della Guardia di Finanza negli uffici di Donnini in via degli Scialoja, a Roma, dove le Fiamme Gialle hanno sequestrato alcuni documenti e scandagliato in lungo e in largo un computer
di una storica collaboratrice di Donnini.Uno spazio, quello di via Scialoja, che sarebbe stato condiviso da Donnini con Andrea Conticini (marito della sorella di Renzi) e il padre del leader di Italia Viva, Tiziano Renzi.
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