Padre Arturo Sosa, superiore generale dei gesuiti, non è nuovo a riflessioni dottrinali di questo stampo, ma la negazione del diavolo quale entità fisica rischia di collimare, e non poco, con la pastorale dal Papa regnante.
Jorge Mario Bergoglio, nella storia dei papi, è quello che lo ha nominato più volte. Per l'ex arcivescovo di Buenos Aires, Satana non solo è "vivo", ma è anche "pericolosissimo". Tanto che l'essere umano si trova nella necessità di chiudere qualunque canale di comunicazione. Ma il vertice della Compagnia di Gesù, quella alla quale appartiene anche il pontefice argentino, ha espresso un punto di vista per nulla allineato.
Secondo quanto riportato da IlFoglio, il virgolettato su cui, in queste ore, si sta dibattendo molto è il seguente: "Abbiamo creato figure simboliche, come il diavolo, per esprimere il male. Anche i condizionamenti sociali rappresentano questa figura...". Non è sul piano reale, insomma, che il principe del male agisce, ma su quello astratto e coscienziale. Fa una grossa differenza. La frase è tratta da un'intervista rilasciata al giornalista Rodolfo Casadei su Tempi. Il capo dei gesuiti, del resto, è stato o è in Italia per via del Meeting di Comunione e Liberazione. Il tema è sicuramente spinoso. Papa Francesco ha spinto affinché venisse cambiato il Padre Nostro. Tra i motivi, c'è la convinzione che non possa essere Dio a "indurre l'uomo in tentazione". Il diavolo è deputato a quel compito ma, stando a quanto espresso da padre Sosa, il demonio è solo una "maniera di attuare il male".
Il superiore dei gesuiti ha parlato anche di "politica vaticana".
Tra le considerazioni del consacrato, vale la pena sottolineare quella per cui il Papa sarebbe vittima di un "complotto". Qualcuno, ha sostenuto padre Sosa, vorrebbe che il Santo Padre si facesse da parte. Ma questo, ha aggiunto subito dopo, non accadrà.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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