Tanto rumore per nulla. È bastato un video di guerra per far scattare l'allarme terrorismo a bordo del volo Roma-Genova, dove un uomo pachistano è stato fermato dagli agenti della questura del capoluogo ligure dopo la segnalazione degli altri passeggeri.
Come racconta il Secolo XIX, un ricercatore pachistano trentenne si era imbarcato su un aereo diretto verso la città della Lanterna proprio per presenziare come relatore a un convegno internazionale sul terrorismo.
Per questo appena si è spento il segnale che vieta l'utilizzo dei dispositivi elettronici a bordo l'uomo ha aperto il proprio tablet e si è messo a ripassare gli appunti come fa qualsiasi relatore scrupoloso prima di tener un intervento pubblico.
Fra l'altro, ha avviato la riproduzione di un video reportage che aveva realizzato in Pakistan proprio sul terrorismo. Quelle immagini, però, hanno allarmato qualcuno dei passeggeri che, spaventato, ha subito allertato il personale di volo.
Immediatamente scatta la procedura antiterrorismo e all'atterraggio l'uomo viene prelevato dai poliziotti, accompagnato in questura e interrogato approfonditamente.
Non ci è voluto molto a scoprire la sua professione, quale fosse l'oggetto delle sue ricerche e sopratutto a chiarire il motivo di quel video. Che per fortuna nulla aveva a che fare con i tanti filmati jihadisti che molte volte vengono trovati nelle schede di memoria dei foreign fighter radicalizzati.
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