Il governo ha deciso che sabato si terranno a Genova i funerali di Stato per le 38 vittime del crollo del ponte Morandi. Ma c'è chi dice no: sei famiglie preferirebbero delle esequie in forma privata nelle città d'origine dei loro cari.
"Ora è il momento del dolore e il dolore deve essere condiviso con chi, per ragioni anagrafiche o di salute, non poteva raggiungere Genova", spiega Roberto Battiloro, papà di Giovanni, uno dei quattro ragazzi di Torre del Greco morti per il crollo. Le quattro famiglie della città campana, si legge sul Messaggero, hanno deciso di far tenere i funerali nella città natale dei loro figli. "Il nostro non è un no ai funerali di Stato - aggiunge Battiloro - durante i quali ci saranno le foto dei nostri figli, ma solo la volontà di stringerci con il nostro territorio che in queste ore ha fatto sentire forte la propria vicinanza". Roberto Battiloro ha riservato comunque parole d'elogio per il sindaco di Genova e le autorità locali e per il primo cittadino di Torre del Greco. Per individuare le responsabilità di quanto accaduto"ci sarà tempo - conclude il padre di Giovanni Battiloro, morto a 29 anni - e per questo abbiamo già dato mandato a un avvocato". Funerali separati anche per i due fidanzati di Arezzo, Stella Boccia, 24 anni, e il peruviano Carlos Jesus Erazo Trujillo, 27 anni. Stella sarà portata a Foiano della Chiana (Arezzo) dove sabato si svolgeranno le esequie con rito evangelico.
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