"Io, a pochi metro dal vuoto. Così mi hanno salvato a Genova"

La sua macchina quel maledetto 14 agosto si trovava a pochi metri dal vuoto. Ora Gianluca Alpini ripercorre gli attimi in cui la sua vita era appesa a un filo sottilissimo

"Io, a pochi metro dal vuoto. Così mi hanno salvato a Genova"

La sua vita era appesa a un filo, ma lui, Gianluca Alpini, è riuscito miracolosamente a sopravvivere alla tragedia del crollo del ponte Morandi, a Genova. Il 28enne ha raccontato a RaiNews 24 degli attimi in cui si trovava bloccato sulla sua vettura pronta a cadere, affacciata sul vuoto. A pochi metri da lui il ponte era scomparso. In quel momento, racconta, ha pensato alla sua famiglia e "alla voglia di vivere".

Un soccorrittore, capendo che era ancora vivo, l'ha trovato e l'ha salvato. A lui va il suo primo ringraziamento. "Ho sentito la voce di un pompiere, e se non mi trovava lui non so quanto resistevo ancora", spiega il giovane. Il quale dedica un altro pensiero al suo collega che lo aiutava nel fare le consegne. Purtroppo non ce l'ha fatta.

La gioia più grande, invece, riguarda l'aver rivisto la sua fidanzata, Giulia, e il

bébé che lei porta in grembo, visto che è incinta di 8 mesi. Sulle polemiche riguardo l'accaduto, Alpini ha pochi dubbi, e chiede retoricamente: "Ma che controllo c'è stato? Qualcuno deve pagare per quello che è successo".

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