Il governo è pronto ad accelerare sul fronte dei vaccini. Nel fine della scorsa settimana è stato presentato il nuovo piano per arrivare a un'immunità dell'80% entro gli ultimi giorni di settembre. Il commissario Francesco Paolo Figliuolo ha detto a chiare lettere che verrà coinvolto l'intero sistema Paese così da uscire presto dall'emergenza pandemica e tornare alla normalità. Uno scenario auspicabile ovviamente, che si spera di poter raggiungere grazie alle 500mila somministrazioni quotidiane che entreranno a pieno regime dal mese di aprile. Ma dalla Fondazione Gimbe avvertono che nella strategia del nuovo commissario straordinario c'è un aspetto da non sottovalutare.
Infatti secondo il presidente Nino Cartabellotta in linea generale il piano messo a punto dal Generale Figliuolo è da promuovere, ma presenterebbe una criticità tutt'altro che indifferente: "Non contempla i problemi legati alle consegne dei vaccini e al rifiuto di una parte della popolazione a vaccinarsi". Il medico, intervenuto ai microfoni della trasmissione L'Italia s'è desta su Radio Cusano Campus, ha sottolineato come siamo ancora in una fase di transizione: "È importante che adesso dal punto di vista logistico ed organizzativo il sistema stia migliorando. Nel fine settimana le vaccinazioni scendono di molto, il personale sanitario va supportato".
"Rassicurare su AstraZeneca"
Quanto al tema AstraZeneca, Cartabellotta ha ribadito l'importanza di fidarsi delle istituzioni e "non dei titoloni dei giornali altrimenti la campagna vaccinale va in tilt". La Regione Piemone - a titolo precauzionale in attesa delle indagini - ha sospeso un lotto sospetto per la morte di un docente della provincia di Biella poche ore dopo l'inoculazione del vaccino. Il presidente della Fondazione Gimbe tuttavia ha invitato a rassicurare la popolazione sulla sicurezza dell'antidoto: "Questa vicenda non ci voleva. Quando si vaccinano tante persone, è evidente che si possano verificare eventi gravi, indipendentemente dal vaccino. Non va confuso il nesso causa-effetto con un nesso di carattere temporale".
"Rt non è molto efficace"
Il medico ha infine toccato il tema relativo alle chiusure, sostenendo che l'indice di trasmissibilità Rt presenta alcuni limiti "che non lo rendono molto efficace per valutare l’andamento della pandemia" in quanto "viene calcolato solo sui soggetti con sintomi e
poi viene calcolato su una stima che riguarda i 14 o 7 giorni precedenti". Anche perché quando si dice che il colore delle Regione dipende da 21 indicatori "è vero in assoluto, ma l'Rt pesa più del 50%".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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