Ormai abituati a parlare della condizione sanitaria del Paese, i vari virologi italiani esprimono oggi il loro parere anche in merito alla crisi di governo, mostrando evidenti divisioni.
Per l'ex assessore alla Sanità della regione Puglia Pier Luigi Lopalco un crollo dell'esecutivo in un momento come questo è quanto mai inopportuno, specie se vengono considerate"le necessità organizzative in vista di un autunno che sappiamo poter essere complesso sul piano sanitario". È grave, dunque, a suo dire, un vuoto politico.
"Ci aspettano sfide importanti per fronteggiare un nuovo aumento dei casi che avverrà molto probabilmente e, malauguratamente, potrebbe anche coincidere con l'epidemia influenzale", prosegue Lopalco, come riportato da Libero. "Bisogna anche fare direttive di politica sanitaria, per non parlare dei rapporti con enti sovrannazionali come Ema ed Ecdc".
Preoccupato anche Fabrizio Pregliasco, che teme effetti negativi dovuti al depotenziamento dell'autorevolezza di un governo in carica. "Tra vaccinazioni e preparazione all'autunno servono coordinamento e prosecuzione delle attività", afferma.
Di idee completamente diverse il primario della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova Matteo Bassetti, che si mostra critico nei confronti dell'operato di questo governo. "La crisi di governo non ci voleva, ma chi può dirlo che non apra a soluzioni migliori?" esordisce Bassetti. "Negli ultimi mesi il governo non ha brillato per lungimiranza, avvedutezza e scientificità.
Dispiace che ci sia una crisi politica, ma aiuterà a parlare meno della pandemia".Alla fine, secondo Bassetti, la crisi di governo distoglierà l'attenzione dal Covid, riducendo quelli che lui chiama "i catastrofisti della pandemia".
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