Igor il russo, l'agente e il gesto da eroe: mentre moriva avvisò i rinforzi

Igor il russo ha ucciso tre persone in Spagna, di cui due agenti. Uno di loro, mentre era agonizzante, è riuscito a dare l'allarme con il cellulare. E sono scattati i posti di blocco

Igor il russo, l'agente e il gesto da eroe: mentre moriva avvisò i rinforzi

Se possiamo gioire della cattura di Igor il russo lo dobbiamo ad un atto eroico di uno dei due agenti spagnoli barbaramente uccisi due giorni fa. Il killer di Budrio dai mille volti, il criminale serbo addestrato a uccidere, prima di finire in manette ha venduto cara la pelle. Si è nascosto per otto mesi dalla caccia delle forze dell'ordine italiane e dopo l'omicidio del barista Davide Fabbri per farsi strada non ha esitato ad ammazzare prima Valerio Verri e infine un pastore spagnolo. Oltre, ovviamente, ai due poliziotti della Guardia Civil.

L'addestramento di Igor il russo

A sostenere la tesi dell'addestrmento al combattimento di Norbert Feher c'è il fatto che nello scontro a fuoco di giovedì Igor ha sparato mirando lì dove sapeva di dover colpire. Josè Luis Iranzo, il pastore proprietario del ranch che stava accompagnando gli agenti alla ricerca di un uomo che il 5 dicembre aveva ferito due persone nella sua casa di campagna, è stato colpito da una pallottola al cuore. I due agenti della Gurdia Civil del distaccamento di Alcaniz dedicata ad indagini sui furti nell'ambiente rurale, invece, indossavano il giubbotto anti-proiettile. Ma Igor ha sparato loro al collo, al basso ventre e all'inguine. Sapeva dove colpire. Conosceva la parti scoperte dei suoi avversari.

Il gesto eroico degli agenti

Mentre Iranzo potrebbe essere deceduto quasi sul colpo, i due agenti hanno perso la vita per dissanguamento. Ma è stato il gesto eroico di uno di loro a porre fine alla fuga del killer di Budrio. Come rivela il Corriere, infatti, mentre agonizzava un poliziotto è riuscito a estrarre il telefonino e a dare l'allarme. Poi è morto.

Ma grazie a quella chiamata sono scattati immediatamente i posti di blocco che hanno costretto il serbo a girare per lungo tempo in circolo con il pick-up rubato (insieme alle pistole) alle sue vittime. Fino all'incidente e alla cattura definitiva.

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