- imperdibile dibattito tra Conte, Letta e Bettini. Tre figure scoppiettanti: l’ex premier coinvolge come un film francese, Letta è frizzante come l’acqua Lete, Bettini lo ascolti e poi fai il contrario perché di solito non ci becca mai. Per fortuna non ci hanno invitato
- Speranza chiude i confini dal Bangladesh causa Covid. E non c’era riuscito neppure Salvini
- soddisfazione unanime per l’operazione “Ombre rosse” che ha portato all’arresto dei terroristi rossi in Francia. Da grande vorrei tanto diventare il tizio che si inventa i nomi delle operazioni di polizia: sono una forma di letteratura
- piccola precisazione, però. Totti è un ex calciatore. Renzi un ex premier. Salvini un ex euroscettico. Travaglio un ex giustizialista. Ma i brigatisti sono e restano terroristi. Senza alcun “ex”. Non vi ho mai sentito riabilitare Priebke perché era un “ex” nazista
- e ovviamente non poteva mancare il classico appello di presunti intellettuali radical chic che si divertono a prendere a pugni la storia e pure la loro dignità. Intanto i giudici francesi hanno già messo in libertà vigilata i brigatisti catturati ieri: magari stavolta controlliamo i voli diretti nei Paesi senza estradizione.
- condannato in Spagna Igor il Russo. Va citato solo perché la sua è stata una fuga da film, troppo imbarazzante (per noi) per essere vera
- bisogna sottolineare che quello dei ladri ammazzati dal gioielliere non è stato un “tragico epilogo”, come scrivono i quotidiani. Direi piuttosto: rischi del mestiere
- ieri abbiamo omesso la battaglia tra Domani di De Benedetti e Giuseppe Conte perché era di una noia mortale insormontabile. Oggi però trapela un dettaglio succulento. I verbali da cui è nata “l’inchiesta” di Fittipandi, il Fatto Quotidiano li aveva in mano già dal 27 ottobre 2020 grazie ad una busta anonima arrivata in redazione. Dentro si parlava di massonerie in stile P2 con politici, prelati del vaticano e membri del Csm coinvolti. Però Travaglio&co decisero di non pubblicarli perché, dicono, “qualcuno voleva usarci”. Bene, ottima scelta. Però guarda tu che coincidenza: per una volta che si parla degli affari di Giuseppi, il Fatto tiene tutto in un cassetto
- Intervista imperdibile a Shevchenko: “Vivere in Urss non era male. Era tutto uguale, per tutti. Tanta scuola e sport ovunque. Un Paese chiuso, che ti rendeva chiuso.
Non immaginavi neppure che ci potesse essere una vita diversa da quella”. Definitivo- oh, l’Ue ha acquistato 1,8 miliardi di dosi di vaccino che arriveranno tra il 2022 e il 2023. Quindi mettetevi l’anima in pace
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