L'Hard Rock Cafè entra nelle porte del Vaticano, in rivolta i cardinali

La crisi ha colpito anche il Vaticano: chiudono storici esercizi commerciali e al loro posto sempre più bar e locali, tra le proteste della curia e dei residenti

L'Hard Rock Cafè entra nelle porte del Vaticano, in rivolta i cardinali

Non è bastata la notizia della settimana scorsa che a pochi passi dalla Basilica di San Pietro, in alcuni locali di un palazzo di proprietò vaticana, sarebbe sorto un nuovo Mc Donald's; ora a voler sfondare le porte "proibite" del Vaticano è un noto locale di movida, il famoso Hard rock Cafè. E lo fa prendendo il posto di una sacra liberia, Elledici, che ormai da anni era diventata un punto di riferimento della zona.

La dichiarazione di Hamish Dodds, patron del brand Hard Rock Cafè - come riporta Repubblica - non è stata molto gardita da molti cardinali che vedono nella sostituzione della libreria, con una grande catena americana di cibo e merchandising, un vero e proprio sacrilegio. Infatti, per la Curia - come aveva dichiarato il Cardinale Elio Sgreggia a proposito del Mc Donald's - la scelta "è a di a dir poco discutibile, aberrante, per niente rispettosa delle tradizioni architettoniche ed urbanistiche".

Secondo il quotidiano, sui muri dei locali, un cartello bianco avvisa di già che le mura, una volta appartenute ai salesiani, oggi sono proprietà dell'Apsa, l'Amministrazione del patrimonio della Sede Apostolica, che ha già avviato la fase di ristrutturazione per conto di Hard Rock Cafè Italia. Anche se al momento Dodds ha dichiarato che l'Hard Rock Cafè che sostituirà la libreria sarà inizialmente solo "negozio di magliette e memorabilia musicali".

Ma questa rassicurazione non sembra convincere i cardinali: "Lo sa lei che il rock è satanico, quando passerò lì davanti lancerò una benedizione" - scherza con Repubblica padre Vincenzo Taraborelli, sacerdote esorcista di Santa Maria in Transpontina - Scherzi a parte, è triste perché questi locali dovrebbero essere dati ad attività legate alla Chiesa".

Non la pensa così il cardinale Domenico Calcagno, presidenre

dell'Apsa, che alla notizia del nuovo Mc Donald's aveva commentato: "Tutto è stato fatto nel rispetto della legge. E non sarà fatto niente che andrà contro le regole vigenti, la tradizione e gli interessi della Santa Sede".

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