Libano, Benedetto XVI: "Fondamentalismo falsifica la fede"

Al via il 24esimo viaggio internazionale del Pontefice. Il Papa ha invitato "a creare pace" e messo in guardia contro i rischi del fondamentalismo

L'aereo del Papa atterra a Beirut
L'aereo del Papa atterra a Beirut

Con l'arrivo di Benedetto XVI a Beirut, inizia il 24esimo viaggio internazionale del Pontefice, che rimarrà in Libano fino a domenica. L'atterraggio dell'aereo del Papa all'aeroporto internazionale Rafiq Hariri è stato accolto dal presidente della Repubblica, Michel Sleiman e da ventuno salve di cannone.

Ancora in volo, il Papa aveva parlato del rapporto tra religione e fondamentalismi, definendo questi ultimi la "falsificazione" di un credo, laddove Dio "invita a creare pace nel mondo". Benedetto XVI ha anche sottolineato come proprio la difficoltà della situazione mediorentale richiedesse la sua presenza, per "dare speranza di pace, fraternità e amicizia".

Gli occhi di chi guarda al Medioriente sono per forza di cose puntati sulla Primavera araba, che il Pontefice definisce "positiva", poiché "esprime desideri di democrazia, libertà e anche desideri dell'affermazione dell'identità araba", nonché "il grido di gran parte della gioventù culturalmente più formata". Ma si deve fare attenzione: "La storia delle rivoluzioni ci insegna che c'è sempre il pericolo che nasca l'odio".

Come c'è anche il rischio che continui la fuga dei profughi dalla Siria, dilaniata dagli scontri tra lealisti e ribelli: "Non solo i cristiani fuggono - ricorda il Papa - ma anche i musulmani". E si deve fare "il possibile per rimanere ed è essenziale l'aiuto di tutti". Poi la condanna a chi continua a importare armi nel Paese: "Senza questo la guerra non può cessare, anziché armi occorre piuttosto importare creatività e idee di pace".

Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha salutato la visita del Pontefice in Libano come portatrice di "un importate messaggio di pace e speranza", che nella regione è "quanto mai necessario in un periodo drammatico come l'attuale".

Il richiamo alla fratellanza espresso da Benedetto

XVI arriva però nel giorno in cui infuria la protesta anche in Libano. A Tripoli, seconda città in ordine di importanza, si sono registrati un morto e diversi feriti tra la folla che manifesta contro il film che irride la figura del profeta Maometto.

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