Si aggiungono ancora nuovi dettagli alla morte di Andrea Loris Stival, trovato senza vita in un canale alcuni giorni fa. Se a far interrogare gli inquirenti sono molti fattori, compresa la versione dei fatti della madre, che per molti versi non torna, anche gli ultimi attimi di vita del bambino sono da ricostruire.
Loris, secondo quanto fonti investigative hanno riferito oggi al Corriere della Sera, era "verosimilmente ancora in vita" quando è stato gettato nel canalone dove è stato ritrovato. "Sarebbe stato difficile, se non impossibile, salvarlo", ma il bambino "non era clinicamente morto".
A questo dettaglio si aggiunge anche un dubbio sulle fascette che Veronica Panarello, la madre di Loris, avrebbe riconsegnato alla maestra di scienze del figlio, quelle "che servivano per la lezione", come raccontato dalla Stampa. Un ulteriore punto che non torna nel racconto della donna, perché quegli oggetti non li avrebbero mai utilizzati. Proprio una fascetta da elettricista avrebbe ucciso Loris.
E c'è un buco di un quarto d'ora nel racconto che Veronica ha reso agli inquirenti. Se già ieri il Corriere della Sera aveva anticipato che il bambino non sarebbe mai salito in auto con la madre per andare a scuola la mattina di sabato 29 novembre, a dimostrarlo un video, le incongruenza riguardano anche quello che la donna ha fatto quella mattina.
Secondo la ricostruzione degli investigatori Loris sarebbe uscito di casa da solo e ritornato poco dopo, alle 8.32. Diciassette minuti dopo all'abitazione arriva anche la madre, Veronica, che se ne va nuovamente dopo 36 minuti.
538em;">Secondo un rapporto di polizia e carabinieri, visto dall'Ansa, l'auto della madre sarebbe poi transitata a cinquanta metri dalla strada che conduce a Mulino Vecchio, dove il cadavere è stato trovato.
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