Mentana: "Un nuovo lockdown porta il Paese sull’orlo del baratro"

In un post sui social Mentana ha messo in evidenza le conseguenze disastrose di una ipotetica nuova chiusura e chiede responsabilità ai negazionisti

Mentana: "Un nuovo lockdown porta il Paese sull’orlo del baratro"

Poche e precise parole ma dense di significato quelle che Enrico Mentana lancia sui social per aprire una attenta riflessione sul coronavirus e le sue conseguenze, tra cui vi è la crisi economica, e invitare i cosiddetti "negazionisti" ad una maggiore responsabilità. "In questa Babele dei social spero almeno che si sia tutti contro la sola idea che si debba richiudere tutto, no? Un nuovo lockdown porterebbe il paese sull'orlo del baratro, economico e sociale. Ne siamo consci?", ha scritto il direttore del TgLa7 mettendo in evidenza le conseguenze disastrose di una ipotetica nuova chiusura.

L’ipotesi che si verifichi una serrata a livello nazionale come avvenuto a marzo e ad aprile esiste e si fa sempre più forte. Basta rileggere le interviste rilasciate dal premier Giuseppe Conte e dal ministro della Salute, Roberto Speranza, per accorgersi che la situazione sta cambiando. Il presidente del Consiglio e il membro del governo nei giorni scorsi avevano espresso grande fiducia spiegando che di lockdown non ne se parlava, almeno con i numeri di contagi riferiti alla settimana scorsa. Ora il vento cambia direzione. "Lavoriamo giorno e notte per evitare un nuovo lockdown nazionale. Ogni giorno valutiamo il quadro epidemiologico e sappiamo che ogni lockdown ha un costo, ma i risultati che ci saranno tra due, tre o quattro settimane non sono scritti nel cielo", ha dichiarato Speranza da Villasimius, in provincia di Cagliari, dove ha partecipato al congresso della Federazione italiana dei medici di medicina generale (Fimmg). Conte un paio di giorni fa aveva annunciato che, per evitare nuove restrizioni, si devono indossare le mascherine anche all’aperto. Sul tavolo vi è l'ipotesi di zone rosse.

La seconda ondata di contagi potrebbe essere iniziata ma quello che spaventa di più è l’impatto sull’economia. Il Pil italiano in questo difficile 2020 dovrebbe segnare un -9%, a meno di imprevisti. Un vero e proprio crollo. La situazione potrebbe peggiorare ulteriormente se si dovesse adottare un secondo lockdown. Allora i danni al nostro sistema economico sarebbero devastanti. Una eventualità che spaventa tutti.

Anche per questo Mentana lancia un appello alla responsabilità a chi sottovaluta il Covid. "E allora smettiamola con i no mask e con questa fesseria della dittatura sanitaria (farsesca soprattutto quando a denunciarla è gente che ogni anno celebra con nostalgia l'anniversario della nascita dell'unica dittatura vera che abbiamo avuto)", ha spiegato il direttore del TgLa7 che, al contempo, ha voluto lanciare un attacco alla destra estrema da molti additata come parte che soffia sul fuoco del negazionismo del coronavirus. Ma la sottovalutazione di Covid non è un affare politico e non ha schieramenti. Non solo in Italia ma anche in altri Paesi le manifestazioni di protesta contro le misure per arginare l'epidemia messe in atto dai vari governi vedono una partecipazione trasversale.

In questa Babele dei social spero almeno che si sia tutti contro la sola idea che si debba richiudere tutto, no? Un...

Pubblicato da Enrico Mentana su Giovedì 8 ottobre 2020

Il messaggio sui social è solo uno dei modi che Mentana sta usando per sensibilizzare la popolazione al rispetto delle regole. Il giornalista due giorni fa si è presentato in onda con la mascherina. L'ha fatto a poche ore dall'approvazione del nuovo dpcm di Conte che impone l'obbligo di usarla sempre, sia al chiuso che all'aperto, in presenza di altre persone.

"Mi sembrava inopportuno, nel giorno dell’annuncio, dare un esempio al contrario, visto che la postazione dell’intervistato è molto ravvicinata", ha detto successivamente Mentana al Corriere della sera per giustificare la sua decisione.

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