Ormai il maltempo accompagna da giorni questo scorcio di autunno. Piogge, bombe d'acqua e forti venti colpiscono l'Italia da Nord a Sud. Ma a quanto pare la situazione critica è destinata a durare ancora a lungo. E a spiegare cosa sta succedendo ci prova Andrea Bergamasco, oceanografo dell'Istituto di Scienze marine di Venezia e del Cnr: "Stiamo assistendo a una estremizzazione dei fenomeni atmosferici e marini. Il Mediterraneo si sta tropicalizzando. Novembre è sempre stato un mese critico dal punto di vista meteo.
Ma i fenomeni recenti dimostrano che qualcosa è cambiato", ha affermato a La Stampa. Di fatto l'oceanografo prova a dare una spiegazione a fenomeni così violenti e improvvisi che stanno radicalmente cambiando il volto del nostro territorio con alberi sdradicati e tratti di costa devastati: "C'è più acqua in atmosfera, sciolta dai ghiacciai ed evaporata nell'aria. Più acqua equivale a più nuvole, che a loro volta creano più pioggia. La sempre maggiore differenza di temperatura tra aria e mare, poi, dà vita a venti più violenti. Da qui gli eventi estremi".
Infine si lancia in una previsione per l'immediato futuro che di certo non fa stare tranquilli: "Assisteremo a un aumento, in frequenza e intensità, di questi fenomeni dirompenti. In un futuro prossimo il problema più grande potrebbe essere quello dei cosiddetti medicane, mini-uragani favoriti dall'aumento di temperatura superficiale del mare".
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