Quattro migranti a processo per truffe sui pocket money

La banda criminale faceva risultare presenti nel centro di accoglienza alcuni extracomunitari in realtà assenti

Quattro migranti a processo per truffe sui pocket money

Sono state rinviate a giudizio quattro persone di Salerno accusate di far risultare presenti nel centro d'accoglienza dei migranti, in realtà assenti, per poter intascare l'importo dei Pocket money. Il giudice per le udienze preliminari ha emanato il provvedimento nei confronti di Fabrizio Parlapiano, 39 anni, Sergio Parlapiano, di 41 anni, Daniela Vascello, 38 anni e moglie di Fabrizio, tutti residenti a Morcone, nel Salernitano, e Joseph Ayna 50, anni, originario del Camerun.

Nei confronti dei quattro malviventi si ipotizzano i reati di concorso in truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche, falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico e di minaccia per costringere taluno a commettere un reato. Adesso per i truffatori si aprono le porte del tribunale con un processo che si preannuncia lungo.

L'ultima truffa sugli immigrati è stata perpetrata a Marigliano, in provincia di Napoli, dove venivano creati falsi domicili per dare la residenza agli extracomunitari. La Polizia locale ha scoperto e denunciato cinque persone che ospitavano immigrati fantasma in casa: gli extracomunitari potevano così ottenere un finto domicilio e nel giro di sei mesi la residenza.

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