Le indagini sono partite prima da alcuni sospetti, poi dalle segnalazioni di alcuni genitori, e infine, dalle prove schiaccianti delle immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza. Troppo strano il comportamento di alcuni bimbi che avevano manifestato alcuni atteggiamenti di chiusura e paura, troppo sospette quelle lievi ferite e quegli ematomi che non potevano essere relegati a semplici incidenti occorsi durante l'orario scolastico. Bisognava indagare nel massimo riserbo, era necessario capire se le parole dei più piccoli, appena sussurrate ai genitori, avessero un riscontro effettivo. E così, sono partite le indagini coordinate dalla Procura di Caltanissetta ed eseguite dai carabinieri di San Cataldo. I primi rilievi sono scattati lo scorso febbraio dopo l'ennesima segnalazione di alcuni genitori. Una ricostruzione che ha permesso di fare luce sui maltrattamenti, le violenze e le umiliazioni ai danni di bimbi di appena 10 anni andati avanti per mesi e filmati dai carabinieri di San Cataldo, in provincia di Caltanissetta.
Grazie alle telecamere nascoste all'interno dei locali della scuola, i militari dell'Arma hanno accertato come la donna, una maestra di una scuola primaria di San Cataldo, abbia adottato "metodi educativi vessatori" con minacce, insulti, umiliazioni e percosse ai danni degli alunni di una quarta elementare a lei affidati. Per la donna è scattata un'ordinanza di misura cautelare.
L'insegnante è stata sospesa dall'esercizio della professione e da qualsiasi altro pubblico ufficio o servizio all'interno di istituti scolastici, con il divieto di esercitare pure in maniera privata l'attività di insegnante, anche di sostegno. Il provvedimento è stato emesso dal gip di Caltanissetta.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.