Ciò che sembra un film (o per alcuni persino una sorta di "miracolo") è accaduto veramente. Perché ieri mattina, nella frazione Settecani del comune di Castelvetro, in provincia di Modena, aprendo i rubinetti delle abitazioni, per un'ora, anziché normale acqua corrente sgorgava vino rosso. Per la precisione lambrusco "Grasparossa di Castelvetro D.O.P.". È accaduto alle prime case vicine alla cantina sociale che porta lo stesso nome del piccolo centro abitato.
Il guasto a una valvola
Secondo quanto riportato all'Agi dal responsabile commerciale della cantina Settecani, Fabrizio Amorotti, la causa del vino rosso passato dal rubinetto era semplicemente un guasto a una valvola, riparato nel giro di un'ora. "Abbiamo subito avvertito comune ed Hera, perché qualcuno poteva preoccuparsi, ma in realtà non c'era nessun rischio igienico. Il problema è stato legato a una valvola dell'impianto di imbottigliamento, collegato all'impianto idrico per le necessarie operazioni di lavaggio, che ha fatto sì che il vino frizzante vincesse la pressione, finendo nelle tubature dell'acqua in rete", ha spiegato lui. La comunicazione ufficiale è stata diffusa anche tramite la pagina Facebook dell'azienda.
Il messaggio del Comune
In base a quanto comunicato dall'azienda, comunque, sarebbero stati persi non più di mille litri di vino in totale, quantificabile come un danno non ingente per la cantina sociale. Le immagini dell'acqua rossa, cioè del lambrusco, nelle ultime ore hanno fatto il giro della rete.
Miracolo in provincia di Modena, esce Lambrusco dal lavandino: pic.twitter.com/p81gslYuEK
— Movimento 5 litri (@Movimento5litri) March 4, 2020
Tuttavia diverse segnalazioni sono arrivate anche al comune emiliano, che ha riferito del guasto e della pronta riparazione rassicurando che si è "trattato di una perdita di liquido alimentare (vino) non dannosa per l'organismo e priva di rischi sia igienici che sanitari".
"Abbiamo brindato"
"Stavo lavando delle cose in cucina, ho chiuso il rubinetto, l'ho riaperto e, invece dell'acqua, ho visto il vino. Ho detto 'Allegria' e abbiamo brindato. Mio padre voleva prendere una bottiglia, ma io ho detto che il vino lo compro già imbottigliato", ha raccontato all'Agi, Maurizio Volpi, un 56enne della zona che vive dall'altra parte della strada rispetto alla cantina sociale. "È chiaro che c'era un problema: nessuna cantina scambia acqua in vino, magari lo si poteva dare al parroco per la messa. Nessun problema alla caldaia e poi, in tempi di coronavirus, i problemi sono altri", ha concluso l'uomo.
Un "disagio gradito"
Dall'azienda, intanto, a qualche ora dall'accaduto si scusano per il disagio provocato.
"Ci scusiamo per il disagio che, in realtà, in diversi hanno molto gradito. Alcuni affezionati clienti della zona ci hanno chiamato per avvisarci e condividere che stavano imbottigliando", ha concluso il responsabile Morotti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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