Polemiche in Veneto per un modulo necessario per l’iscrizione ad una scuola elementare di Fossò, nella città metropolitana di Venezia, nel quale si chiede se l’alunno sia di etnia sinti, rom nomade o caminanti.
Il documento, consegnato ai genitori, ha fatto scattare l'immediata polemica sostenuta dalle famiglie che si sono rivolte ad una associazione vicino a Rifondazione comunista che a sua volta si è rivolta ai proprio legali in quanto la dicitura sarebbe "un abuso, una discriminazione gravissima".
La dirigenza scolastica non solo si difende ma passa al contrattacco parlando di una iniziativa volta a favorire l'integrazione degli studenti. Il modulo, distribuito da tempo, è stato oggetto di valutazione da parte dei genitori interessati alla “domanda” che hanno deciso di rendere pubblica la vicenda, anche sui social network.
La scuola al centro delle polemiche si trova nel Veneziano ma a scattare la protesta sono stati genitori che vivono nella provincia di Padova che ritengono come solo per loro ci sia questa “specifica”.
Sul modulo è inoltre richiesta anche la cittadinanza dello studente con una casella per “italiano” e uno spazio per specificare, se straniero, la nazionalità di origine così come le vaccinazioni effettuate ed altri dati personali.
Rifondazione comunista
respinge le motivazioni dell’istituto scolastico e rileva che il modulo “va immediatamente ritirato perché va contro la Costituzione, la legge Mancino e le normative europee che vietano qualsiasi censimento”.
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