Monreale, lavora in nero percependo il Reddito di cittadinanza. I carabinieri beccano un altro furbetto

I carabinieri lo hanno sorpreso mentre stava lavorando in nero come operaio. L'uomo aveva ricevuto da poco il beneficio del Reddito di cittadinanza

Monreale, lavora in nero percependo il Reddito di cittadinanza. I carabinieri beccano un altro furbetto

L'ennesimo furbetto del Reddito di cittadinanza è stato sorpreso mentre lavorava in nero. Ieri mattina i Carabinieri della stazione di Monreale, nel palermitano, durante un servizio di controllo nel territorio del comune di Pioppo, hanno notato due uomini di 43 e 22 anni intenti a montare un pesante cancello in ferro presso un’abitazione privata. I militari hanno accertato che i due stavano svolgendo l’attività lavorativa in nero e che il 43enne era beneficiario del “Reddito di cittadinanza” per un importo mensile di 780 euro. I carabinieri hanno così denunciato l'uomo, la carta acquisti sottoposta a sequestro e al proprietario dell’immobile che aveva commissionato i lavori è stata contestata una sanzione amministrativa da 7.200 euro.

Non è il primo caso che i carabinieri scoprono di furbetti del Reddito di cittadinanza. Solo ieri a Palermo i carabinieri hanno beccato una coppia di beneficiari. Lei aveva chiesto - e ottenuto - i benefici del Reddito, lui nel frattempo lavorava in nero in un bar della periferia del capoluogo. I militari dopo un accurat controllo hanno sanzionato anche il titolare del bar per carenze igieniche. Altre due persone di un comune delle Madonie sono stati denunciati per il reato di indebita percezione del reddito di cittadinanza. I Carabinieri in quel caso hanno deferito in stato di libertà alla Procura di Termini Imerese, due coniugi: lui lavorava in nero e la moglie era beneficiaria della card.

Appena dieci giorni fa, i militari dell'Arma della stazione Partanna Mondello di Palermo, unitamente al personale del Nucleo Ispettorato del Lavoro, avevano denunciato due palermitani a seguito di un servizio "mirato alla verifica delle disposizioni in materia di reddito di cittadinanza". Il lavoratore aveva avuto accesso al beneficio del cosiddetto reddito di cittadinanza, per il quale gli era stata già corrisposta la somma di 300 euro, nel frattempo svolgeva alcune prestazioni in nero.

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