Brutte notizie per quanti speravano che fra le novità della cosiddetta Fase 2 avrebbe potuto ad un certo punto trovar spazio anche un ritorno della movida. Chi desiderava tornare presto alla normalità, anche per quanto riguarda il fine serata, dovrà purtroppo attendere ancora: per i trasgressori, infatti, sono già pronte delle sanzioni.
Dopo la riapertura dei locali, sono stati molti gli episodi segnalati tramite social di assembramenti e festicciole allestite subito dopo l'allentamento del lockdown. Gli stessi partecipanti ai festini si sono tranquillamente fotografati per poi postare le immagine sulle proprie pagine Facebook o Instagram: molte persone, completamente incuranti del rischio contagio, non hanno avuto neppure cura di indossare le mascherine o di rispettare le distanze.
Il fatto ha suscitato la preoccupazione del governo, che ha quindi deciso di intervenire, lanciando un monito."Grazie a voi italiani, ma non è finita, chiariamolo, non è il tempo dei party e della movida, altrimenti la curva risale", ha dichiarato in queste ore il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, come riportato dal "Corriere". "Abbiamo tolto l’autocertificazione perché la curva era sotto controllo, ma nessuno pensi che sono saltate le regole di precauzione", ha aggiunto.
Si trattava, purtroppo, di un rischio già calcolato. Con l'allentamento delle restrizioni, era più che probabile che qualcuno cercasse di ritornare presto alle vecchie abitudini. Per quanto sia evidente il rallentamento dei contagi, tuttavia, il virus sta ancora circolando in Italia, e non si può del tutto escludere il pericolo di una recrudescenza. Da qui la decisione del governo di riprendere con i controlli, che si concentreranno prevalentemente nelle zone del Paese dedicate alla movida: per i trasgressori sono previste multe che vanno dai 400 ai 3mila euro. Lo stesso capo della polizia Franco Gabrielli si è rivolto ai questori, invitandoli a tenere alta la guardia e ad continuare a monitorare con grande scrupolo il territorio.
Del medesimo avviso del premier Conte anche il ministro della Salute Roberto Speranza, che chiede ai cittadini di agire secondo coscienza e di rispettare le regole, senza approfittare della riapertura."Non si possono vanificare gli sforzi enormi fatti negli ultimi due mesi e gli investimenti straordinari finanziati nell’ultimo decreto. Se la curva riparte, saremo costretti a richiudere", afferma ai microfoni del "Corriere".
I rimproveri arrivano anche dai governatori delle Regioni, primo su tutti Luca Zaia, che parlando della questione ha commentato con un secco: "Li aspetteremo davanti alle porte dell’ospedale". Anche il presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci, amareggiato per le immagini arrivate dalla Vucciria, dove si sono registrati assembramenti costituiti da persone in alcuni casi anche sprovviste di dispositivi di protezione, ha minacciato una nuova chiusura: "Da cittadino sono fortemente preoccupato, da governatore temo che si debba necessariamente tornare indietro.
Non vorrei assolutamente farlo, ma se queste scene si dovessero ripetere nelle prossime giornate sarò costretto ad adottare provvedimenti", ha dichiarato a Pomeriggio 5, come riportato da "Il Giornale di Sicilia".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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