Le multe esagerate per il Covid19

In questo periodo in cui le regole vanno assolutamente rispettato per il bene comune, ci sono stati alcuni casi in cui l'esecuzione della legge è stata forse un po' esagerata. E' di questo che si parla a Live Non è la D'Urso

Le multe esagerate per il Covid19

Se da un lato ci si lamenta degli assembramenti pericolosissimi per la ripartita del virus, dall’altra parte, ci sono state invece multe salatissime per i più svariati motivi. E’ di questo che si parla a "Live Non è la D’Urso", dove la scorsa settimana si è anche dibattuto a lungo della sanzione di Alda D’Eusanio, fatta perché non indossava correttamente la mascherina dentro un bar. Ma lei non è l’unica, c’è ad esempio Andrea Esposito, il titolare di un bar a cui sono stati fatti 400 euro di multa per una foto in cui non era stata rispettata la distanza sociale.

Nei tre mesi di Lockdown sono state fatte circa 3 milioni di multe, ma in alcune di queste a volte esagerate come quella al titolare di una gelateria di Torino multato per la fila fuori dal locale, o come un papà in Veneto a cui è stata fatta una sanzione perché il figlio che portava in bicicletta non indossava fare la mascherine.

L’ultimo caso, come raccontavamo sopra, arriva da Pordenone, dove un barista ha pagato una multa salata per aver fatto una foto dove tutti indossavano la mascherina ma tra di loro non c'era la distanza obbligatoria. Andrea Esposito il titolare del bar racconta cosa è successo: “Il giorno della riapertura, vengo chiamato da un giornale locale che voleva fare un servizio sulla ripartenza. Alla fine dell’intervista che ci hanno fatto, ci è stato chiesto di fare una foto a corredo dell’intervista nell’intervista. Noi ingenuamente l’abbiamo fatta, eravamo io, mio fratello e le due ragazze che lavorano in un bar.

Avevamo tutte le mascherine, il bar era in sicurezza perché ci avevamo lavorato tanto nei giorni precedenti, ed inoltre noi tutti avevamo appena misurato la febbre. Nel pomeriggio c’è stato assembramento davanti al bar, e io stesso ho avvertito di questo fatto i vigili. La mattina dopo sono stato chiamato invece dal questore e mi è stata mostrata la foto che avevamo fatto per il giornale e sono stato multato per 400 euro”.

In studio, oltre ad Alda D’Eusanio anche Carmelo Abate e Klaus Davi che si scontrano immediatamente visto che vedono la cosa in due modi diversi. Abate sostiene che ormai in Italia c’è uno stato di Polizia, mentre Klaus dice che le regole vadano rispettate. Tra i due interviene Alda D’Eusanio che in realtà sostiene che la ragione sia da entrambe le parti, visto che: "Le regole vanno applicate, ma fatte rispettare in modo umano".

E proprio su questo ha da dire anche il barista estremamente deluso: "Mi chiedo se in Italia la legge è uguale per tutti, se basta una foto per creare scompiglio e mettere in discussione tutto, visto che dopo questa multa, è stato messo in discussione anche la correttezza delle modalità con cui era stato riaperto il bar”.

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