Nel campo in Brianza i resti di Lea Garofalo: non fu sciolta nell'acido

Un mese fa ritrovati i resti dell’ex moglie del boss della ’ndrangheta: si attende l'esame del dna

Nel campo in Brianza i resti di Lea Garofalo: non fu sciolta nell'acido

I resti di Lea Garofalo, l’ex moglie del boss della ’ndrangheta Carlo Cosco uccisa per aver testimoniato contro i clan, sono stati trovati in un campo della Brianza. Secondo quanto anticipato dalla Stampa (leggi l'articolo), sono state trovate ossa e alcuni oggetti che dovrebbero essere della vittima e si attenderebbe l’esito dell’esame del dna per averne la conferma. Fino ad ora si era sempre pensato che la donna, dopo il delitto, fosse stata sciolta nell’acido.

Accanto alle ossa, ritrovate circa un mese fa nel campo in Brianza, c’erano anche dei monili, tra cui anche una collana. Stando ai primi riscontri le ossa apparterrebbero ad un corpo femminile. Secondo quanto confidato un investigatore, c’è una "elevatissima probabilità" che si tratti dei resti della Garofalo. La donna, che si pensava fosse stata uccisa a colpi di pistola, sarebbe stata invece strangolata e poi bruciata dai suoi killer, e non sciolta nell’acido, come si era ritenuto fino a questo momento.

Nell’aprile scorso, Carlo Cosco e i fratelli Vito e Giuseppe, così come Rosario Curcio, Massimo Sabatino e

Carmine Venturino, erano stati condannati all’ergastolo per questa vicenda. Vi sono poi state novità nelle indagini che hanno permesso agli investigatori di mettersi sulle tracce dei resti della Garofalo.

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