Niente giudizio immediato per l'ex fidanzato di Tiziana Cantone, la trentenne napoletana morta suicida a settembre dopo la diffusione virale in rete di sei suoi video hard.
La prova non è così evidente da poter essere accordato il giudizio immediato. Per questo il gip Pietro Carola ha respinto la richiesta avanzata dalla Procura di Napoli per Sergio Di Palo, l'ex fidanzato di Tiziana Cantone.
L'ennesimo colpo di scena di una inchiesta tortuosa che vede indagato Di Palo per il reato di calunnia, che avrebbe commesso insieme con Tiziana Cantone, per aver indicato cinque persone come responsabili della diffusione sul web dei video, circostanza che, secondo le indagini della procura di Napoli, è risultata falsa.
Oltre a questa accusa, la procura contesta anche l'accesso abusivo a dati informatici per aver chiesto a un perito, senza il consenso di Tiziana, di accedere al suo cloud e di togliere alcune chat dalle quali si evinceva che i cinque amici, che nelle settimane successive avrebbe denunciato, non erano responsabili della divulgazione dei filmati.
Il gip, a quanto si è appreso, ha accolto l'opposizione al rito immediato espressa in una memoria difensiva dall'avvocato Bruno Larosa, legale di Di Palo, che aveva affermato che l'azione della Procura era "precipitosa" e priva di "fondamento giuridico".
A questo punto gli
atti tornano in Procura. Sarà un altro pm della sezione coordinata dall'aggiunto Fausto Zuccarelli a valutare il da farsi. L'ipotesi più probabile adesso è che venga chiesto un rinvio a giudizio ordinario.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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