I carabinieri di Venezia, nell'ambito dei servizi di contrasto ai reati predatori in centro storico, ieri sera, hanno inferto un ulteriore colpo alla banda di giovani ragazze in stato interessante provenienti da vari campi del Centro-nord Italia, dedite al borseggio dei turisti, arrestando una nomade venticinquenne. Infatti, avuta notizia della possibile presenza in zona di alcune giovani nomadi, e che in particolare una di esse risultava essere latitante perché si rendeva irreperibile nonostante fosse condannata con pena definitiva a quasi 4 anni di carcere per reati simili commessi anche quando era minorenne, i militari attivavano una serie di servizi in zone della città dove generalmente è maggiore l'incidenza del particolare reato.
Ed in effetti i carabinieri del nucleo natanti, in zona Campo San Luca, si sono accorti di una colluttazione in atto tra un turista straniero e una giovane donna in stato di gravidanza. Intervenuti immediatamente, hanno appurato che si trattava di di una 25enne, di origine bosniaca, residente a Milano presso un campo nomadi, che, scoperta mentre tentava di borseggiare la vittima, reagiva violentemente.
I carabinieri sopraggiunti hanno recuperato la refurtiva che, dopo la formalizzazione della denuncia e la raccolta delle testimonianze e altre fonti di prova per la ricostruzione dei fatti, è stata restituita al legittimo proprietario, mentre la nomade veniva accompagnata in caserma per le ulteriori indagini.
Negli uffici del comando di San Zaccaria, dopo gli accertamenti sulle impronte digitali e sulle risultanze delle banche dati delle forze di polizia, gli agenti hanno scoperto che la 25enne aveva numerosi alias, per diverse segnalazioni conseguenti a precedenti controlli nonché numerosissimi precedenti penali e di polizia per furti e rapine, in relazione ad alcuni dei quali pendeva a suo carico un ordine di carcerazione per scontare 3 anni e oltre 11 mesi di carcere per reati commessi anche quando era minorenne e in relazione ai quali finora era riuscita a evitare la reclusione o a differirla rendendosi irreperibile perché incinta (al momento del fermo, infatti, era alla quarta gravidanza).
I carabinieri hanno arrestato la nomade, avvisando il pm
presso il Tribunale dei Minorenni di Milano che lo aveva emesso e la procura competete. Quindi, in tarda serata, terminate le formalità di rito, la giovane è stata portata nel carcere femminile della Giudecca.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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