La Viking è già a pieno carico: soccorso un gommone in Libia

La nave di Msf e Sos Mediterranée ha salvato ottanta persone al largo delle coste libiche. Salvini avverte la Ong: "Non attracchino in Italia"

La Viking è già a pieno carico: soccorso un gommone in Libia

L'Ocean Viking continua le proprie operazioni di salvataggio in mare. La nave di Medici Senza Frontiere e Sos Mediterranée è partita nei giorni scorsi dal porto francese di Marsiglia, puntando dritto verso le acque libiche per salvare vite umane. E oggi la nave delle due Ong ha completato il soccorso di un gommone in difficoltà in acque internazionali a largo, appunto, delle coste della Libia.

A darne notizia è Msf, che su Twitter scrive: "Tutte le persone sono al sicuro a bordo". Il post è stato ritwittato da Alarm Phone che ripubblica l'allerta diramata ieri su un'imbarcazione a largo della Libia con 80 persone a bordo, incluse 5 donne e 4 bambini. "Questa mattina abbiamo ricevuto un aggiornamento sulla posizione Gps. Sembra che siano appena stati salvati dalla Ocean Viking. Siamo molto sollevati", aggiunge Alarm Phone.

Matteo Salvini cerca allora di giocare d'anticipo, annunciando che l'italia non è disponibile ad aprire i propri porti all'Ocean Viking, in caso questa pensasse di fare rotta verso la Sicilia: "Ong francese, su nave con bandiera norvegese, carica 80 immigrati in acque libiche. Sono pronto a firmare il divieto di ingresso nelle acque italiane". Dunque, il ministro dell'Interno ha aggiunto: "Al governo spagnolo abbiamo invece scritto di farsi carico dei 120 immigrati a bordo della Open Arms, Ong spagnola".

Inoltre, il titolare del Viminale ha scritto una lettera al Joran Smedal Kallmyr, ministro per la Giustizia e l'Immigrazione del Regno di Norvegia, in merito alla nave, battente bandiera norvegese, che ha soccorso 80 immigrati in acque Sar libiche: "Il governo italiano - al di là delle autonome determinazioni che verranno assunte dall'autorità giudiziaria nei confronti degli autori della condotta posta in essere con la Ocean Viking - ritiene doveroso richiamare l'attenzione del governo norvegese sulle proprie responsabilità di Stato di bandiera. È necessario ed urgente un vostro intervento nei confronti della nave e del suo comandante ed equipaggio affinchè venga riconosciuto il ruolo di coordinamento delle autorità norvegesi per l'approdo verso un porto norvegese o di altro Paese disponibile, dato peraltro che la natura, le dimensioni e l'equipaggiamento della Ocean Viking sono tali da integrare sicuramente un 'place of safety' e consentire viaggi in mare di lunga percorrenza".

Infine, nella missiva si legge anche: "La nave partita alla volta delle coste libiche col dichiarato, preciso intento di 'trarre in salvo i migranti e condurli in un luogo sicuro' ha atteso, in prossimità di quei lidi, la messa in mare di un'imbarcazione con migranti non previamente identificati e non in possesso di titolo per fare ingresso in Europa, per raccoglierli e trasportarli fuori dalla zona Sar libica. Le faccio sin d'ora presente che ove la nave Ocean Viking indirizzasse in maniera arbitraria la navigazione verso l'Italia, dalle circostanze dell'intervento e dal complessivo modus operandi della stessa, potrebbe desumersi l'intenzione di porre in essere un'attività volta al preordinato e sistematico trasferimento illegale di immigrati nel nostro Paese, anche in violazione di provvedimenti delle autorità italiane.

L'Italia non è quindi giuridicamente tenuta, nè disponibile ad accogliere gli immigrati irregolari non identificati a borgo della Ocean Viking e ritiene che si sia in presenza di condotte che agevolano il raggiungimento degli illeciti obiettivi dei trafficanti".

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