L'Ocean Viking continua le proprie operazioni di salvataggio in mare. La nave di Medici Senza Frontiere e Sos Mediterranée è partita nei giorni scorsi dal porto francese di Marsiglia, puntando dritto verso le acque libiche per salvare vite umane. E oggi la nave delle due Ong ha completato il soccorso di un gommone in difficoltà in acque internazionali a largo, appunto, delle coste della Libia.
A darne notizia è Msf, che su Twitter scrive: "Tutte le persone sono al sicuro a bordo". Il post è stato ritwittato da Alarm Phone che ripubblica l'allerta diramata ieri su un'imbarcazione a largo della Libia con 80 persone a bordo, incluse 5 donne e 4 bambini. "Questa mattina abbiamo ricevuto un aggiornamento sulla posizione Gps. Sembra che siano appena stati salvati dalla Ocean Viking. Siamo molto sollevati", aggiunge Alarm Phone.
BREAKING: la #OceanViking ha appena completato il soccorso di un gommone in difficoltà in acque internazionali a largo delle coste della #Libia. Tutte le persone sono al sicuro a bordo. https://t.co/EkemRd4FBw
— MediciSenzaFrontiere (@MSF_ITALIA) August 9, 2019
Matteo Salvini cerca allora di giocare d'anticipo, annunciando che l'italia non è disponibile ad aprire i propri porti all'Ocean Viking, in caso questa pensasse di fare rotta verso la Sicilia: "Ong francese, su nave con bandiera norvegese, carica 80 immigrati in acque libiche. Sono pronto a firmare il divieto di ingresso nelle acque italiane". Dunque, il ministro dell'Interno ha aggiunto: "Al governo spagnolo abbiamo invece scritto di farsi carico dei 120 immigrati a bordo della Open Arms, Ong spagnola".
Inoltre, il titolare del Viminale ha scritto una lettera al Joran Smedal Kallmyr, ministro per la Giustizia e l'Immigrazione del Regno di Norvegia, in merito alla nave, battente bandiera norvegese, che ha soccorso 80 immigrati in acque Sar libiche: "Il governo italiano - al di là delle autonome determinazioni che verranno assunte dall'autorità giudiziaria nei confronti degli autori della condotta posta in essere con la Ocean Viking - ritiene doveroso richiamare l'attenzione del governo norvegese sulle proprie responsabilità di Stato di bandiera. È necessario ed urgente un vostro intervento nei confronti della nave e del suo comandante ed equipaggio affinchè venga riconosciuto il ruolo di coordinamento delle autorità norvegesi per l'approdo verso un porto norvegese o di altro Paese disponibile, dato peraltro che la natura, le dimensioni e l'equipaggiamento della Ocean Viking sono tali da integrare sicuramente un 'place of safety' e consentire viaggi in mare di lunga percorrenza".
Infine, nella missiva si legge anche: "La nave partita alla volta delle coste libiche col dichiarato, preciso intento di 'trarre in salvo i migranti e condurli in un luogo sicuro' ha atteso, in prossimità di quei lidi, la messa in mare di un'imbarcazione con migranti non previamente identificati e non in possesso di titolo per fare ingresso in Europa, per raccoglierli e trasportarli fuori dalla zona Sar libica. Le faccio sin d'ora presente che ove la nave Ocean Viking indirizzasse in maniera arbitraria la navigazione verso l'Italia, dalle circostanze dell'intervento e dal complessivo modus operandi della stessa, potrebbe desumersi l'intenzione di porre in essere un'attività volta al preordinato e sistematico trasferimento illegale di immigrati nel nostro Paese, anche in violazione di provvedimenti delle autorità italiane.
L'Italia non è quindi giuridicamente tenuta, nè disponibile ad accogliere gli immigrati irregolari non identificati a borgo della Ocean Viking e ritiene che si sia in presenza di condotte che agevolano il raggiungimento degli illeciti obiettivi dei trafficanti".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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