Ocean Viking torna già in mare e imbarca più di cento migranti

L'operazione della nave dell'Ong Sos Mediterranée è avvenuta all'alba a largo della Libia: tra i 112 migranti, 24 donne (tre delle quali in gravidanza) e 38 bambini

Ocean Viking torna già in mare e imbarca più di cento migranti

Nuova operazione nelle acque del mar Mediterraneo. Questa mattina la nave Ocean Viking ha infatti soccorso 112 persone che si trovavano in balia delle onde a bordo di un gommone sgonfio. A dare la notizia è stato lo stesso team su Twitter. "Stamattina 112 persone sono state salvate da un gommone a 34 miglia nautiche dalla costa libica dai team di Sos Mediterranee e Medici senza frontiere. Tra di loro ci sono 24 donne, 3 delle quali in stato di gravidanza e 38 bambini, il più piccolo di 3 mesi. Ora tutti sono al sicuro a bordo di Ocean Viking", si legge sul social.

L'operazione della nave dell'Ong francese Sos Mediterranée, che lavora insieme a Medici Senza Frontiere, è avvenuta all'alba. A bordo di un gommone, i cui tubolari si stavano sgonfiando, c'erano 112 le persone, tutte portate in salvo. Tra loro 24 donne, di cui tre in gravidanza, e ben 38 bambini. Il più piccolo di loro, ha fatto sapere la Ong, ha solo tre mesi di vita. "Ora sono tutti siano al sicuro a bordo", ha scritto su Twitter il team che ora dovrà cercare un porto di sbarco.

Continuano così le operazioni delle Ong nel mar Mediterrano. Con il salvataggio di 112 persone, la Ocean Viking (che poche settimane fa aveva recuperato 60 migranti) prosegue la sua missione e, come ricorda Repubblica, sarà presto raggiunta dalla Open Arms, in navigazione verso la zona Sar libica. Anche la Alan Kurdi è tornata oggi in mare. Lo ha annunciato con un tweet la Ong tedesca Sea Eye: "La Alan Kurdi ha lasciato il porto di Palermo. Grazie per l'ospitalità della vostra città Leoluca Orlando. Siamo ora sulla strada per la zona di ricerca e salvataggio".

Per quanto riguarda la Sea Watch 3 invece serviranno un po' di giorni in più per vederla di nuovo in mare. La nave, capitanata quest'estate da Carola Rackete, era entrata nel porto di Lampedusa nonostante il divieto imposto dal governo.

Dopo aver speronato una motovedetta della Guardia di finanza, è stata posta sotto sequestro dalla procura di Agrigento e portata all’interno del porto di Licata. Ieri il dissequestro amministrativo è stato annullato dal tribunale civile di Palermo e ora la nave potrebbe fare ritorno in mare.

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