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Ong fanno la spola con l'Italia per riempire i porti di migranti

L'Ong spagnola dopo l'ennesimo rifiuto di Malta adesso si sta dirigendo verso il capoluogo siciliano: "Siamo in attesa di istruzioni". Intanto torna in attività anche la Mare Jonio

Ong fanno la spola con l'Italia per riempire i porti di migranti

Le Ong non si fermano e negli ultimi scorci di questa drammatica estate 2020 appaiono sempre più attive nel portare diversi migranti nel nostro Paese. L'ultima in ordine di tempo è stata la Open Arms, il cui equipaggio sta facendo rotta verso Palermo con 275 migranti a bordo. Poi c'è la Mare Jonio di Mediterranea Saving Humans, che subito dopo aver fatto approdare 25 persone a Pozzallo adesso è pronta a tornare in missione nel Mediterraneo centrale.

Open Arms verso Palermo

La nave battente bandiera spagnola era tornata in navigazione dopo diversi mesi in cui è rimasta ancorata in un porto iberico. Nei giorni scorsi, lungo il tratto di mare in cui scorre la rotta libica dell'immigrazione, i membri di Open Arms hanno fatto salire a bordo 278 persone che si trovavano all'interno di un mezzo in difficoltà.

La nave dell'Ong spagnola ha fatto rotta verso Malta, ma le autorità locali hanno a più riprese negato l'autorizzazione allo sbarco. Una “pratica” quella di La Valletta che è stata una costante anche in questa stagione estiva. Più volte infatti la Guardia Costiera maltese ha negato l'approdo a mezzi con migranti a bordo, lasciando di fatto l'onere all'Italia.

E così, com'era del resto prevedibile alla vigilia, nelle ultime ore gli attivisti spagnoli hanno deciso di far rotta verso la Sicilia e, in particolare, verso il porto di Palermo. A darne l'annuncio sono stati gli stessi membri di Open Arms su Twitter: “Ci stiamo dirigendo verso Palermo – si legge – in attesa di istruzioni”.

Sempre nello stesso tweet gli attivisti hanno lamentato una notte di tensione per via di un temporale che ha messo in apprensione l'equipaggio e gli stessi migranti: “Ieri momenti di tensione a bordo di Open Arms – è il messaggio inviato sulla piattaforma social – dopo risposta negativa di Malta di concedere riparo per il temporale. Alcune persone si sono gettate in acqua per la disperazione, ma sono state recuperate insieme alla Guardia Costiera italiana”.

Un salvataggio a cui occorre aggiungere anche l'operazione di evacuazione di due donne incinte, trasportate nella giornata di martedì all'ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento sempre tramite la Guardia Costiera italiana.

Anche la Mare Jonio torna in attività

Nel Mediterraneo centrale intanto già nelle prossime ore è previsto l'arrivo di un'altra nave Ong e, in particolare, dell'italiana Mare Jonio. Il mezzo usato da Mediterraneo Saving Humans è pronto a ripartire: “La nave Mare Jonio ha completato la sanificazione della Rescue Area e ha ottenuto la libera pratica sanitaria – è l'annuncio dato sui social da parte degli attivisti – Finisce così la quarantena. Saremo pronti a ripartire in missione da Pozzallo nel Mediterraneo centrale, non appena le condizioni meteo-marine lo consentiranno."

Appena pochi

giorni fa, per la precisione lo scorso 14 settembre, la Mare Jonio era sbarcata proprio a Pozzallo con 27 migranti a bordo a cui sono stati effettuati i tamponi risultati negativi. Assieme alla nave italiana, nel Mediterraneo in navigazione ci sono la sopra citata Open Arms e la Alan Kurdi.

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