Open Arms, la Guardia costiera: "Nessun impedimento allo sbarco"

Sedicesimo giorno in mare per l'ong spagnola. E adesso la procura acquisisce i documenti della Guardia costiera

Open Arms, la Guardia costiera: "Nessun impedimento allo sbarco"

"Giorno 16. Il mondo è testimone dell'incubo che hanno dovuto sopportare le 134 persone che attendono sul ponte della #OpenArms. Solo la mancanza di volontà dei politici che hanno il potere di decidere li separa da un porto sicuro. #unportosicurosubito", così l'account Twitter della ong Open Arms.

Da oltre due settimane, infatti, la nave vaga dell'ong spagnola senza una meta nel Mediterraneo, incassando il no sia del nostro governo che di quello di Malta. Ma non solo. Nonostante le parole pronunciate da diversi leader politici nessuno stato europeo è realmente pronto ad accogliere i migranti, con buona pace degli appelli dellala portavoce della Commissione Ue, Vanessa Mock, e del presidente del Parlamento europeo, David Sassoli.

In questa fase di stallo, sono le procure a muoversi. Ieri, quella di Agrigento ha aperto un fascicolo contro ignoti (ma non è difficile pensare che questa inchiesta non coinvolga il ministro dell'Interno Matteo Salvini) per sequestro di persona, violenza privata e abusi d'ufficio. La stessa procura ha acquisito i documenti della Guardia costiera in cui si legge che "non vi sono impedimenti di sorta" allo sbarco dei migranti a bordo di Open Arms. Proprio un anno fa, proprio la procura di Agrigento avviva un'indagine nei confronti del ministro dell'Interno per sequestro di persona, arresto illegale e abuso d'ufficio.

Il medico di Lampedusa sarà ascoltato dagli inquirenti

Gli inquirenti sono anche pronti a sentire il medico di Lampedusa, Francesco Cascio, che ieri, spiazzando molti, ha detto: "C'è qualcosa che non funziona, perché tra i 13 migranti fatti sbarcare dalla Open Arms per motivi sanitari solo uno aveva una otite, mentre gli altri stavano bene: eppure dalla relazione dello staff Cisom risulta che a bordo ci sarebbero persone con diverse patologie, tra cui 20 casi di scabbia".

Una versione, questa, che stride con quanto avevano riportato lo staff Cisom: "La situazione generale vede condizioni igienico-sanitarie pessime: spazi non idonei a ospitare un così ingente numero di persone. I naufraghi vivono ammassati gli uni sugli altri, non c'è possibilità di deambulare, sono presenti solo due bagni chimici e spesso i naufraghi sono costretti a espletare i loro bisogni fisiologici nello stesso spazio in cui dormono e mangiano".

Ma ora la procura vuole vederci chiaro. Perché qualcosa in questa vicenda non torna. Ma chi ha mentito sulle vere condizioni dei migranti?

Evacuati altri migranti da Open Arms

Nel frattempo, la ong spagnola ha fatto sapere che altri nove migranti sono stati fatti scendere dalla nave per motivi medici. Tra questi ci sarebbero anche due donne in avanzato stato di gravidanza e alcuni bambini: "Una aveva ernia addominale enorme ed ha partorito con cesareo.

Evacuati anche un bambino di nove mesi con difficoltà respiratorie, possibile infezione vie respiratorie (bronchiolite), un uomo con tubercolosi polmonare avanzata, una donna con polmonite, una donna con problemi neurologici dovuti a storia pregressa di tumore celebrale, un uomo con otite media resistente a tre tipi di antibiotici e un uomo con una artrite dovuta a precedenti colpi arma da fuoco, e un uomo con una ferita chirurgica infetta".

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