Palermo, famiglia intossicata dal tonno in codice rosso

I tre vietnamiti stavano festeggiando a cena col tonno rosso. La madre 59enne è adesso in prognosi riservata per intossicazione da istamina

Palermo, famiglia intossicata dal tonno in codice rosso

Ennesimo caso di intossicazione da tonno rosso a Palermo. Questa volta ad andarci di mezzo una famiglia di vietnamiti finiti d'urgenza al pronto soccorso. I Nas sono intervenuti per sequestrare 700 chili di pesce avariato.

Madre e padre arrivati dal Vietnam stavano festeggiando a cena l’incontro dopo tempo con il figlio, studente di 27 anni trasferito nel capoluogo siciliano per il programma Erasmus. Avevano così deciso di acquistare il tonno rosso a Ballarò, il mercato più noto nel centro della città, in una pescheria che, come riporta PalermoToday, sarebbe già finita sotto accertamento da parte delle forze dell’ordine, senza però mai mettersi in regola secondo le rilevazioni fatte al titolare.

Il figlio e il padre 60enne sarebbero fuori pericolo, mentre la madre di 59 anni è adesso ricoverata con i tipici sintomi da sindrome sgombroide ed è in prognosi riservata.

Insieme al trasferimento al pronto soccorso, è partita la segnalazione ai carabinieri del Nas e i poliziotti dell’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico che grazie alle informazioni della famiglia sono riusciti a rintracciare nella notte la pescheria nella piazza centrale del quartiere del mercato. Il commerciante abusivo è stato denunciato e sanzionato con una multa da 6mila euro e gli sono stati sequestrati 700 chili di pesce “in cattivo stato di conservazione e privo di tracciabilità”.

Le analisi riveleranno se il tonno rosso sia stato contaminato dalla presenza della istamina.

Non è il primo caso di avvelenamento da tonno rosso avvenuto negli ultimi mesi a Palermo: a maggio nell'arco di pochi giorni si sono riscontrate 13 intossicazioni da istamina.

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