Il padre del tabaccaio si sfoga: "Avrei fatto la stessa cosa"

Il papà di Sandro Fiorelli, il tabaccaio che ha sparato al ladro, difende il figlio: "Anche io al suo posto avrei fatto la stessa cosa". Solidarietà anche da parte dei concittadini: "Siamo con Sandro"

Il padre del tabaccaio si sfoga: "Avrei fatto la stessa cosa"

"Se mi fossi trovato nella situazione di mio figlio, avrei fatto la stessa cosa". Non ha dubbi il papà di Sandro Fiorelli, il tabaccaio che ha sparato e ucciso Mirel Joaca Bine, uno dei ladri che si erano introdotti nella sua abitazione lo scorso lunedì sera. Anche gli abitanti di Santopadre, la piccola cittadina in provincia di Frosinone dove si è consumata la tragedia, si schierano dalla parte del loro concittadino: "Siamo con Sandro. - dicono alla pagine de Il Messaggero - Ha dovuto reagire".

Le testimonianze

Sono trascorsi due giorni da quando gli spari hanno rotto la quiete di Santopadre, un paese di circa mille anime tra il Sorano e la Val di Comino. Un velo di doloroso silenzio è calato per le strade di quella che, fino allo scorso lunedì sera, sembrava una striscia di terra immacolata. Neanche il papà di Sandro Fiorelli, il tabaccaio che ha esploso i colpi di pistola contro il 34nne romeno, ha voglia di commentare l'accaduto. "Se mi fossi trovato nella situazione di mio figlio, avrei fatto la stessa cosa. - dice l'anziano pensionato - Lo capisco. Già qualche tempo fa aveva subito un furto in tabaccheria. Anch'io, al suo posto, trovandomi i ladri di fronte e per giunta armati avrei fatto lo stesso". Anche il sindaco di Santopadre, Giampiero Forte, cognato di Fiorelli, è di poche parole. "Tutta la nostra comunità è profondamente provata per questa grande tragedia che ha colpito due persone, una che non c'è più e l'altra. Siamo rimasti tutti scioccati, un trauma. Questo è un paese tranquillo. Ora è il momento del dolore, del silenzio e della riflessione. Non è quello delle strumentalizzazioni. Bisogna stare vicini alla comunità" ha spiegato il primo cittadino, ancora visibilmente provato dall'accaduto.

"Siamo con Sandro"

Mentre le indagini proseguono a ritmi serratissimi, la comunità di Santopadre prova a reagire ritornando alla routine. All'indomani della tragedia, tra i bar e le bancarelle del mercato, non si parla d'altro. "Siamo con Sandro - affermano alcuni cittadini-. Ha dovuto reagire per difendersi. Non è possibile rientrare a casa dopo una giornata di lavoro e trovare i ladri". C'è solidarietà nei confronti del tabaccaio "Anch'io avrei agito allo stesso modo se mi fossi trovato al suo posto", commentano in tanti. "Sandro è una brava persona, - racconta una pensionata - un pezzo di pane e viene da una buona famiglia. È un grande lavoratore. Se ha sparato è perché non poteva evitarlo". Da lunedì sera la tabaccheria Fiorelli è chiusa. In passato, era già finita nel mirino di alcuni manigoldi: L'ultimo tentativo di furto è avvenuto appena qualche mese fa: "Di notte hanno forzato la saracinesca e hanno rubato", ricordano in tanti. Ora, ad avere paura sono soprattutto le donne anziane.

"Dopo quello che è successo, ho chiesto a mio marito di non lasciarmi mai sola in casa". Intanto, sui social è partita una raccolta fondi per sostenere le spese legali di Fiorelli. La comunità di Santopadre è dalla sua parte.

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