Papa Bergoglio ha optato per il prossimo 14 ottobre: Nunzio Sulprizio diventerà santo lo stesso giorno in cui lo saranno anche Papa Paolo VI e monsignor Romero.
Con la comunicazione arrivata oggi, il pontefice della Chiesa cattolica, in reltà, ha di fatto già dichiarato santo il giovane artigiano d'origine abruzzese, morto a Napoli nel 1836 dopo una lunga malattia derivante anche dal pesante mestiere di fabbro, la stessa professione che ha svolto sin da bambino nella bottega di suo zio. Una morte dipendente, va specificato, anche dalle sue precarie e cronicizzate condizioni di salute. Sulprizio, non certo da adesso, è considerato il simbolo della gioventù operaia e il protettore degli invalidi e delle vittime sul lavoro.
La tempistica scelta dall'ex arcivescovo di Buenos Aires non sembra essere casuale: nel periodo in cui Sulprizio verrà canonizzato, si terrà anche il Sinodo sui giovani. Papa Francesco vorrebbe dare un messaggio di speranza tanto alla gioventù cattolica quanto a quella non cattolica. L'operaio nato in provincia di Pescara nel 1817, del resto, era un laico. L'appuntamento del Sinodo, poi, servirà al Vaticano anche per rispondere alla crisi vocazionale che sta investendo il cattolicesimo. Sulprizio, insomma, come un modello da proporre ai più giovani.
Come si apprende su Aci Stampa, i pontefici del passato si erano già soffermati sul valore simbolico del beato: "Nunzio Sulprizio dirà a voi, giovani, - aveva detto all'epoca del suo pontificato Papa Montini - come la vostra età è stata da lui illuminata e santificata; egli è una gloria vostra.
Egli vi dirà come la gioventù non dev’essere considerata l’età delle libere passioni, delle inevitabili cadute, delle crisi invincibili, dei pessimismi decadenti, degli egoismi dannosi; egli vi dirà piuttosto come l’essere giovani è una grazia, è una fortuna…".Lo stesso Papa Montini era stato l'artefice della beatificazione di Nunzio Sulprizio, avvenuta nel 1963. Ora i due saranno canonizzati insieme.
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