La vicenda sembra essere vicina alla conclusione del primo step: processo o archiviazione. A decidere sulla sorte di Ciro Grillo e degli altri tre ragazzi accusati di violenza sessuale sarà la procura di Tempio Pausania. "Presto questa vicenda sarà definita- ha dichiarato a Repubblica il procuratore capo Gregorio Capasso, che coordina l'inchiesta-Non passerà molto tempo". Sembra, quindi, che si avvicini una prima conclusione, che prevede la richiesta di rinvio a giudizio dei quattro indagati o l'archiviazione.
Anche se, stando agli elementi emersi nel corso dell'inchiesta e trapelati nei giorni scorsi, a carico di Ciro Grillo e dei tre coetanei che erano con lui nella villa in Costa Smeralda ci sarebbero immagini, video e intercettazioni che mostrerebbero quando avvenuto nella notte del 16 luglio 2019. Secondo l'accusa, i giovani avrebbero violentato la 19enne S.J., conosciuta al Billionaire e invitata nella villa del fondatore del Movimento 5 Stelle insieme all'amica R.M: entrambe sarebbero state costrette prima a bere alcol e poi, mentre R.M. dormiva, S.J. sarebbe stata costretta a "cinque o sei rapporti sessuali". A subire gli abusi sarebbe stata anche la seconda ragazza, stando a una foto choc che la mostra addormentata, mentre viene umiliata da uno dei ragazzi. A difendere le studentesse c'è l'avvocato Giulia Bongiorno, ministro del primo governo Conte, duramente criticata dal senatore pentastellato Danilo Toninelli che ha dichiarato: "Ma trovate normale che a parlare per conto della famiglia della vittima, dell'eventuale vittima, di quella ragazza, sia un politico? Lo stesso politico che difende Salvini nei casi delle Ong, Gregoretti, Open Arms… Cioè, a parlare per la famiglia della presunta vittima è una senatrice della Lega, che prende probabilmente gratuitamente, per strumentalizzare politicamente una roba del genere".
La vicenda, sia per la gravità delle accuse che per le implicazioni politiche, è delicata. "Di questa indagine non posso e non voglio parlare- ha detto il procuratore capo di Tempo Pausania-questo ufficio ha il dovere di tutelare i soggetti interessati a questa vicenda. Tutti". Infatti, precisa Capasso, "da quando è esploso questo caso, non ho mai parlato con alcun giornalista". A Repubblica dice poche parole, alla presenza di un ispetttore di polizia e di un carabiniere, annunciando che la procura è vicina alla decisione. Non aggiunge molto altro. "Ma non è sempre così- precisa- si parla quando ci sono notizie ostensibili, questa volta no". E non risponde nemmeno all'attacco di Beppe Grillo, che nel video in cui difendeva il figlio, diceva: "Voglio chiedervi, voglio una spiegazione sul perché un gruppo di stupratori seriali, compreso mio figlio, non sono stati arrestati. Perché non li avete arrestati?". Secondo il procuratore, "non è il momento" di commentare queste parole e chiede: "Non mettetemi in difficoltà".
Intando, stando a quanto riporta Repubblica, il fondatore del Movimento 5 Stelle avrebbe già chisto la
collaborazione di un medico legale, per cercare di dimostrare l'innocenza dei ragazzi. Secondo la difesa, infatti, la ragazza sarebbe stata consenziente. È questo, ora, il nocciolo della questione, sul quale la difesa insiste.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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