In questi giorni si susseguono le notizie relative a casi di stupro e violenze verificatisi nel nostro Paese: arriva oggi la notizia di una ragazzina di soli quindici anni abusata sessualmente da due ragazzi egiziani a loro volta minorenni.
Il fatto, secondo quanto riferito dalle autorità, si è verificato a Ferentillo, borgo della Valnerina ternana, ed è avvenuto la scorsa estate, per la precisione il 18 di giugno. È stato deciso di darne comunicazione adesso per garantire il massimo riserbo sulle indagini, dal momento che i protagonisti di questa brutta storia sono tutti minori.
Dall'amicizia alla violenza sessuale
A denunciare gli abusi è stata la stessa ragazzina, che ha trovato il coraggio di raccontare l'accaduto ai carabinieri di Terni. Secondo la ricostruzione della vittima, la violenza si è verificata nella prima serata di sabato 18 giugno.
Ferma alla fermata degli autobus a Ferentillo (Terni), la giovane aveva ricosciuto due ragazzi stranieri, di sedici e diciasette anni, che conosceva da poco. Lei, infatti, stava trascorrendo le vacanze a Ferentillo, mentre i due, di nazionalità egiziana, si trovavano ospiti di un centro di accoglienza per minori non accompagnati e avevano trovato impiego in un'attività a Terni.
Dopo aver scambiato qualche parola, i ragazzi avevano invitato la quindicenne a seguirli per una passeggiata lungo il corso del fiume Nera, non lontano dalle case del borgo. E proprio lungo il tragitto, raggiunta una zona isolata, sarebbe scattato l'attacco. Trascinata la ragazzina nel folto della vegetazione, i due hanno abusato sessualmente di lei.
La denuncia e il processo
Tornata a casa, l'adolescente ha trovato la forza di denunciare, facendo immediatamente partire le indagini. Il caso è stato assegnato ai carabinieri della compagnia di Terni, coordinati dalla procura dei minorenni di Perugia.
Come anticipato a inizio articolo, la vicenda viene riportata adesso perché in questi mesi l'attività investigativa è stata portata avanti col massimo riserbo. I due giovani egiziani, minorenni come la loro vittima, sono stati trasferiti all'istituto penale per minori di Firenze. I legali che li difendono, Lorenzo ed Enrico De Luca, hanno chiesto l'intervento di uno psicologo che possa attestare la veridicità del racconto della quindicenne. I due stranieri, infatti, respingono ogni accusa.
A incastrare i ragazzi ci sarebbero le prove raccolte dai carabinieri e l'esito degli accertamenti medici svolti sulla ragazza. Nei loro confronti, dunque, pende l'accusa di violenza sessuale aggravata.
Il caso è attualmente approdato in tribunale. Il gip ha accettato di coinvolgere uno specialista psicologo che possa ascoltare la testimonianza della presunta vittima. Aggiornamenti sono previsti per il mese di novembre.
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